Matematico (n. Briarres-sur-Essonne, Loiret, 1847 - m. 1896); scrisse Théorie des équations et des inéquations du premier et du second degré à une inconnue (1886). Noto soprattutto per un metodo (metodo di T.) di disporre gli elementi che consentono la discussione di un sistema misto in una incognita, costituito da un'equazione di secondo grado f(x)=0, i cui coefficienti dipendono da un parametro reale k, e da una o due disequazioni lineari, del tipo, cioè: x≤β, 0 x≥α, 0 α≤x≤β. Confrontando, al variare di k, il segno dei coefficienti dell'equazione, del suo discriminante, della semisomma delle radici, nonché dei valori f(α), f(β) si possono determinare il numero ed eventualmente il tipo delle soluzioni in corrispondenza di ciascuno dei valori e degli intervalli trovati, registrando i risultati in un'apposita colonna.