Struttura architettonica a pianta semicircolare, sulla quale si imposta una volta a calotta semisferica (catino), utilizzata come motivo di articolazione spaziale interna ed esterna di un ambiente (talora con funzione di contrafforte); può presentarsi anche con andamento poligonale, in particolare all’esterno; è analoga alla nicchia, che però se ne distingue per essere ricavata nello spessore del muro. Elemento tipico dell’architettura romana, nella cella del tempio e soprattutto nella basilica forense è usata come soluzione terminale di un ambiente, destinata ad attrarre, con la sua forma, l’attenzione sul suo contenuto; di qui il valore liturgico che l’a. (detta anche tribuna) assume nella chiesa cristiana a impianto basilicale, al termine della navata. L’impianto planimetrico con a. che si aprono su tre lati di un vano centrale (triconco), in uso nell’architettura termale romana, si ritrova nell’architettura cristiana con la cella tricora, oppure come terminazione di un vano longitudinale. A. possono trovarsi a conclusione anche delle navate laterali e dei bracci del transetto, affrontate (a. contrapposte) o articolate in diverse soluzioni planimetriche.