Abū Dhābi Emirato (73.060 km2 con 1.292.119 ab. al cens. del 2005), di gran lunga il più vasto (oltre l’87% del territorio) della federazione degli Emirati Arabi Uniti (➔). Si estende sulla costa meridionale del Golfo Persico, tra la penisola del Qatar e lo stretto di Hormūz. Dal 1966 (dopo la scoperta di giacimenti petroliferi), sotto la guida dello sceicco Zayed bin Sultan al-Nahyān, è stata avviata una politica di sviluppo economico e sociale. Lo stesso sceicco in politica estera è stato il principale fautore della federazione degli Emirati Arabi Uniti. Le attività agricole sono praticate nelle oasi (datteri, agrumi e pomodori). L’economia dipende fortemente dal petrolio. L’industria è orientata verso la petrolchimica e la chimica, non mancano impianti metallurgici e meccanici. Notevoli gli investimenti, dagli anni Ottanta, per ottenere risorse idriche (numerosi impianti di dissalazione).
La capitale omonima, che è anche capitale degli Emirati Arabi Uniti, ha una popolazione di 1.419.699 ab. (2017), ed è dotata di un attivo porto commerciale e di un aeroporto.