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al-Kindī, Abū Yūsuf Ya῾qūb ibn Isḥāq

Enciclopedia on line
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Filosofo e scienziato musulmano (n. Baghdād - m. 870 circa), chiamato in Oriente "il filosofo degli Arabi" e noto in Occidente con il nome latinizzato Alchindus. Scrisse oltre 270 opuscoli (la maggior parte perduta) su quasi tutto il dominio del sapere. Fra quelli superstiti particolarmente notevoli due, tradotti rispettivamente col titolo De intellectu e De quinque essentiis, e un trattato di ottica, De aspectibus, tradotto da Gherardo di Cremona nel sec. 12º. La parte del suo commentario aristotelico che ebbe maggiore risonanza nell'Occidente cristiano è quella riguardante la teoria dell'intelletto, in cui si riallaccia specialmente all'interpretazione di Alessandro di Afrodisiade. Al-K. distingue quattro intelletti: in atto, in potenza, acquisito e dimostrativo. L'intelletto in atto è da lui concepito come una sostanza spirituale distinta e superiore all'anima individuale, agente su di essa per farla passare da intelletto in potenza a intelletto acquisito, primo momento del suo sviluppo, che tende al congiungimento dell'intelletto individuale con l'intelletto in atto; onde è implicitamente ammesso, sotto l'influenza di Alessandro di Afrodisiade, un unico intelletto attivo, di natura divina e separato dagli altri tre, proprî dell'uomo.

Vedi anche
Arabi (arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. A. sono detti anche gli abitanti dell’Africa settentrionale e di buona parte del Sudan settentrionale, ... ottica Parte della fisica che studia i fenomeni relativi alla propagazione della luce (nel vuoto e nei mezzi materiali) e gli effetti della sua interazione con i corpi, nonché le proprietà e la costituzione degli strumenti atti a fornire, a diversi fini, immagini degli oggetti, o a emettere radiazione luminosa, ... Avicènna Nome col quale è noto in Occidente il filosofo e medico musulmano Abū ῾Alī Ibn Sīnā (Afshana, presso Buchara, 980 - Hdmadhān 1037), di stirpe iranica, ma le cui opere sono per la massima parte composte in arabo. In medicina l'opera sua maggiore è al-Qānūn fī -ṭibb ("Il canone di medicina"), stampato ... alchimia Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva dall’arabo kīmiyā’, uno dei nomi del reagente per la trasformazione dei metalli, detto in Occidente ...
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  • OCCIDENTE CRISTIANO
  • INTELLETTO
  • BAGHDĀD
  • ARABI
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  • al-Kindī, Abū Yūsuf Ya῾qūb ibn Isḥāq
    Dizionario di filosofia (2009)
    al-Kindi, Abu Yusuf Yaqub ibn Ishaq al-Kindī, Abū Yūsuf Ya῾qūb ibn Isḥāq Filosofo e scienziato arabo (n. Baghdad - m. 870 ca.), chiamato in Oriente il filosofo degli Arabi e noto nel mondo occidentale con il nome latinizzato Alchindus. Gli sono attribuiti oltre 270 opuscoli (la maggior parte perduta) ...
  • al-KINDĪ, Abū Yūsuf Ya‛qūb ibn Isḥāq
    Enciclopedia Italiana (1933)
    L'Alkindi o Alchindus degli scrittori medievali; insigne filosofo e scienziato arabo musulmano, nativo di Bassora (al-Baṣrah), vissuto a Baghdād e morto intorno all'873. Meritò di essere chiamato dai suoi correligionarî "il filosofo degli Arabi". Compose oltre 270 opuscoli di materie diversissime: filosofia ...
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