Sigla di Asymmetric Digital Subscriber Line, che nelle telecomunicazioni indica una tecnica di trasmissione a elevata velocità, per servizi numerici a banda larga. La tecnica ADSL deve il suo nome all’asimmetria della massima capacità di canale raggiungibile nei due versi di trasmissione: dall’utente alla rete e dalla rete all’utente. In effetti, per i moderni servizi di telecomunicazioni (Internet, distribuzione di video digitale ecc.), la quantità di informazioni che l’utente preleva dalla rete è di norma molto maggiore di quella che egli stesso invia in rete. Su distanze brevi la tecnica ADSL permette di ottenere, sulla normale rete di distribuzione in rame (doppino telefonico), una velocità massima di alcune decine di Mbit/s nella direzione dalla rete verso l’utente (downstream) e di alcuni Mbit/s nella direzione opposta (upstream). La velocità di trasmissione diminuisce rapidamente con la distanza. Poiché sullo stesso mezzo trasmissivo è inviato anche il tradizionale segnale telefonico, è necessario separare quest’ultimo dagli altri segnali. Ciò si ottiene con la tecnica della multiplazione a divisione di frequenza. La gamma da 0 a 2,2 MHz è divisa in due: la gamma bassa (da 0 a 4 kHz) è utilizzata per il segnale telefonico; la gamma alta (da 24 kHz a 2,2 MHz) è destinata ai segnali numerici. La banda intermedia, da 4 a 24 kHz, è lasciata libera per ridurre i fenomeni di interferenza. Nella gamma alta sono inviati sia il segnale upstream (da 24 a 200 kHz) sia il segnale downstream (da 200 kHz a 2,2 MHz).