Procedimento per costruire, a partire da dati relativi a singole unità economiche, variabili che descrivono l’andamento dell’intero sistema economico o di suoi settori. In macroeconomia è detto a. il procedimento con cui si costruiscono macroquantità addizionando il maggior numero possibile di microquantità della stessa categoria, anche ricorrendo all’interpolazione temporale, alla media mobile delle microquantità stesse o ad altre sofisticate tecniche quantitative. L’a. comporta difficili problemi metodologici, con risultati controversi, anche quando i procedimenti usati siano matematicamente ineccepibili.
Processo per il quale le piastrine aderiscono tra loro e alla membrana endoteliale danneggiata; il legame del fibrinogeno alle glicoproteine di membrana piastrinica attiva la coagulazione endovasale. Esistono sostanze prodotte dalla cellula endoteliale ad attività pro-aggregante (fattore von Willebrand) e anti-aggregante (prostacicline, adenosindifosfato o ADP). Altre molecole ad attività aggregante sono la trombina (che si forma per attivazione della coagulazione nella sede del danno endoteliale), i trombossani (sostanze liberate dai leucociti), la serotonina (captata dalle piastrine, ma prodotta dalle cellule intestinali). Un’aumentata azione aggregante comporta un aumentato rischio di fenomeni trombotici. I più comuni farmaci ad azione antiaggregante sono l’acido acetilsalicilico e la ticlopidina.