Società per costruzioni meccaniche, con sede a Milano, fondata nel 1910 a Portello (Milano) con la ragione sociale di Anonima Lombarda Fabbrica Automobili (ALFA), per iniziativa di un gruppo di uomini d’affari che avevano rilevato gli impianti milanesi della preesistente società Darracq. Nel 1915 l’ing. Nicola Romeo acquisì il controllo della società, che assunse da allora la denominazione ‘Alfa Romeo’. L’azienda produceva macchinari per l’industria, motori a scoppio e autovetture (nel 1920 uscì la Torpedo 20-30 HP, prima autovettura con il marchio A.).
Nel 1921 l’A. fu coinvolta nella crisi della Banca Italiana di Sconto, che deteneva la quota di maggioranza della società, ma la rinomanza acquisita in Italia e all’estero impedì la chiusura dell’azienda.
Nel 1933 entrò a far parte del gruppo IRI. Durante la Seconda guerra mondiale, l’A., interrotta la produzione di automobili, si dedicò esclusivamente alla produzione di autocarri e motori per navi e aerei. Con la fine della guerra, si riavviò la produzione automobilistica, rivolta principalmente alle vetture da competizione, che dominarono la scena sportiva fino ai primi anni 1950. Nel 1948 l’A. passò sotto il controllo della Finmeccanica, società del gruppo IRI costituita per gestire il settore meccanico, che ne curò la ripresa dopo il forte calo di redditività registratosi in seguito alla cessazione delle produzioni belliche. Nel 1961 fu iniziata la costruzione degli impianti di Arese (Milano).
Nel 1968 fu costituita l’Industria Napoletana Costruzione Autoveicoli Alfa Romeo-Alfasud S.p.A., con la costruzione di un nuovo stabilimento a Pomigliano d’Arco (Napoli).
Dal 1980 fu avviata la ristrutturazione della società realizzando la concentrazione dell’attività di produzione automobilistica nella A. Auto e lo scorporo delle attività del settore aeronautico e dei veicoli commerciali, conferiti all’A. Avio, passata nel 1985 sotto il controllo dell’Aeritalia, e all’A. Veicoli commerciali e lavorazioni meccaniche (ARVECO). Nel 1980 con la società giapponese Nissan fu creata la società a partecipazione paritetica ARNA (A. Nissan autoveicoli). All’inizio degli anni 1980, l’A. si trovò ad affrontare una grave crisi dovuta a molteplici cause: le croniche perdite dell’Alfasud, la crisi energetica degli anni 1970, il fallimento dell’ARNA.
Nel 1987 l’IRI, nell’ambito di una politica tesa a disfarsi delle imprese non più strategiche, decise la privatizzazione dell’Alfa Romeo. Il pacchetto azionario fu ceduto alla Fiat Auto che costituì, per poi assorbirla nel 1992, la società Alfa-Lancia industriale. L’A. ha mantenuto, all’interno del gruppo Fiat, il proprio marchio e continua a produrre auto sportive e berline.