Ossido di alluminio, avente formula Al2O3 ed esistente in diverse forme eteromorfe: l’unica stabile è l’a. α, esagonale, che si ritrova in natura come minerale (corindone, zaffiro, rubino) e che industrialmente si ottiene per calcinazione al di sopra di 1000 °C del triidrato.
L’a. è una sostanza bianca cristallina, di durezza 9, insolubile in acidi e alcali, fondente a 2040 °C, impiegata nella fabbricazione di refrattari, in ceramica, come abrasivo ecc. In commercio si trova anche l’a. fusa, che si prepara per fusione, al forno elettrico, di bauxite rossa con coke di petrolio e trucioli di ferro. È impiegata nella preparazione di refrattari di alta qualità, di abrasivi ecc.
A. idrata Ossido di alluminio idrato, esistente in due forme, Al2O3∙H2O oppure AlOOH (monoidrato) e Al2O3∙H2O oppure Al(OH)3 (triidrato). Il monoidrato si trova in natura in molte bauxiti; la prima si può preparare per riscaldamento a 200 °C del triidrato α in una soluzione acquosa diluita di alcali. L’a. monoidrata è solubile negli acidi e negli alcali, meno facilmente però dell’a. triidrata. Quest’ultima si ottiene per idrolisi dell’alluminato sodico (processo Bayer) e si trova in natura come minerale (gibbsite). Il triidrato è impiegato nella preparazione di sali di alluminio, nell’industria ceramica, per la preparazione di a. adsorbente ecc. Oltre che nelle suddette forme cristalline, l’idrossido di alluminio, Al(OH)3, può esistere in forma di gel ottenuto aggiungendo alcali a una soluzione di un sale di alluminio. Il gel bianco contiene molta acqua (fino al 90%); si scioglie facilmente negli acidi e negli alcali con formazione rispettivamente di sali di alluminio e di alluminati. È impiegato come impermeabilizzante per tessuti, chiarificante delle acque.
A. adsorbente Si tratta di a. porosa di elevata superficie, che si ottiene per riscaldamento di idrossido di alluminio a una temperatura sufficiente a eliminare la maggior parte dell’acqua di costituzione. Trova applicazione nell’essiccamento dell’aria o di altri gas, di liquidi (alcol, benzene, lubrificanti) ecc. La massa esausta viene riattivata facendovi passare una corrente di aria a 200-300 °C.