In topografia il rilevamento dell’altezza dei punti di una zona di terreno rispetto a un livello stabilito. Si esegue, direttamente, con gli altimetri ovvero, indirettamente, con altri procedimenti topografici (➔ livellazione). La rappresentazione dell’a. su una carta si ottiene o segnando la quota relativa a fianco di vari punti (metodo del piano quotato), o congiungendo i punti aventi la stessa quota con apposite linee (curve di livello o isoipse). Altri metodi sono quelli del tratteggio e, nelle carte geografiche, delle fasce di diverso colore.
Negli altimetri barometrici la determinazione dell’altezza avviene indirettamente, mediante la misurazione della pressione atmosferica (fig. 1), facendo corrispondere a ciascun valore di pressione l’altezza definita nell’atmosfera standard. Un altimetro barometrico è costituito da un barometro metallico, che, oltre alla scala delle pressioni (graduata in mm di mercurio o meglio in millibar), è munito di una scala altimetrica (graduata in metri), girevole per poter tener conto della variabilità della pressione atmosferica al livello del mare: per ridurre gli errori dovuti alla dilatazione termica o a difetti di equilibramento statico e dinamico del meccanismo, si usano dispositivi di compensazione. Esistono altimetri barometrici con indicatore digitale, nei quali le deflessioni delle capsule aneroidi sono misurate con dispositivo optoelettronico, privo degli errori dovuti all’attrito e ai giochi dei meccanismi di trasmissione.
Altimetri assoluti, prevalentemente usati nella navigazione aerea, sono invece: l’ altimetro acustico (poco impiegato), che si fonda sulla misurazione del tempo di andata e di ritorno di un impulso sonoro inviato dall’aereo verso il suolo, l’ altimetro telemetrico, o altitelemetro, fondato sul principio del telemetro ottico, e l’ altimetro radioelettrico, il più usato, realizzato nei due tipi denominati radioaltimetro e radaraltimetro, ambedue fondati sulla tecnica radar e quindi sulla misurazione del tempo impiegato da un radiosegnale a percorrere la distanza fra aeromobile e suolo e viceversa (fig. 2).