Comune della Puglia (399,8 km2 con 98.414 ab. nel 2020), a circa 50 km da Bari, situato a 151 m s.l.m., sulle più basse pendici orientali delle Murge. Capoluogo, con Barletta e Trani, della nuova provincia di Barletta-A.-Trani (➔ Barletta), istituita l’11 giugno 2004. L’abitato è costituito da un nucleo antico, con pianta poligonale, e da una sezione moderna, estesa specialmente verso NO. Centro agricolo, con impianti per la trasformazione dei principali prodotti (cereali, uva, olive); intensa l’attività commerciale, anche per quanto riguarda il bestiame bovino. Piccole industrie tessili e meccaniche. Turismo.
La città già nell’Italia bizantina fu sede di comunità religiose orientali, poi benedettine; in epoca normanna fu possesso dei conti di Trani che, con Pietro I, l’ampliarono e la fortificarono (seconda metà del sec. 11°). Sede vescovile dalla prima metà del sec. 12°; massimo centro del commercio agricolo nella regione, ebbe ampliati i suoi privilegi da Federico II, che la considerò uno dei centri principali della sua politica nell’Italia meridionale, la ebbe a residenza prediletta e fece costruire nei pressi della città il Castel del Monte (➔). Con gli Angioini ebbe inizio per A. il regime feudale terminato solo nel 1799; tra gli altri ottennero la città Raimondo Berengario, Carlo Martello, Azzo d’Este, gli Orsini, Consalvo di Cordova (1507) e dal 1552 stabilmente, per acquisto, i Carafa.
Il monumento principale è il duomo (sec. 12°, parzialmente ricostruito nel 15°: la cripta, dell’8°-9° sec., è la chiesa primitiva, il campanile data al 12°-14° sec.). Notevoli anche le chiese di S. Domenico (14°-16° sec.) e di S. Agostino (portale del sec. 14°) e il Palazzo Ducale (sec. 16° e 19°) che sorge sul luogo dell’antico castello normanno.