Erba annua (Pimpinella anisum) delle Ombrellifere, alta circa 50 cm. Presenta spiccata eterofillia: le foglie primordiali sono reniformi, le altre foglie basali sono pennate con 3-5 segmenti ovati e infine le foglie caulinari sono pennatosette con lacinie lineari. Le ombrelle sono prive d’involucro e d’involucretti; ha fiori bianchi, frutti ovoidei, lunghi 4 mm, compressi ai lati, verdi grigiastri perché coperti di fitti peluzzi applicati (carattere distintivo in confronto ai frutti simili, ma velenosi, della cicuta maggiore). I frutti, per il loro sapore dolce, aromatico e per l’odore caratteristico, dovuto all’essenza, si usano in liquoreria, pasticceria e talora anche in farmacia. L’a. è originario forse del Mediterraneo orientale, dove è coltivato sin dall’antichità; si coltiva scarsamente in Italia. È anche noto con i nomi di a. verde, a. comune.
Olio essenziale di a. Si ottiene per distillazione in corrente di vapore dei frutti secchi di a. che ne contengono dal 2 al 6% circa. Consiste in un liquido giallognolo che solidifica a 15-16 °C, di odore caratteristico, sapore dolciastro, costituito principalmente di anetolo (89-90%), metilcavicolo, anisone, acetaldeide ecc. Viene sofisticato con oli di finocchio, di legno di cedro, essenza di trementina, balsamo di gurium ecc.
A. stellato Piccolo albero (Illicium verum, famiglia Magnoliacee) dell’Asia orientale i cui frutti, formati di norma da 8 frutti parziali (follicoli) disposti a stella, hanno l’odore e le applicazioni dell’anice. Somiglianti sono i frutti di shikimi (Illicium anisatum o I. religiosum) che però sono velenosi.