Artista francese (n. Berck sur Mer, Pas-de-Calais, 1943). Dopo gli studi all'École supérieure des arts décoratifs di Parigi (1962-66), un premio di fotografia le permise di viaggiare in tutto il mondo. La sua ricerca è incentrata sul tema della frammentazione e della dualità nella realtà personale e sociale, sulla divisione tra scienza e natura, uomo e donna, arte e vita. Allo scopo di appropriarsi di esperienze attraverso il tempo, ha accumulato e manipolato oggetti, immagini, fotografie, creando album su argomenti come le convenzioni sociali e i rituali estetici del mondo femminile. Ha elaborato opere e installazioni con oggetti e manufatti, nelle quali la contraddizione tra seduzione e repulsione, comicità e patetismo crea soluzioni spesso inquietanti: passerotti impagliati vestiti con abitini di maglia (1971-72); proverbi sulle donne ricamati su pezzi di stoffa (1974); le installazioni Les piques (1991-93, aste metalliche, stoffe, bambole), Pénétration (1993-94, organi e parti del corpo in stoffa appesi), Plaisir-déplaisir (1997, stoffe, corde, plastica, bambole, peluches, fotografie, specchi), DépendanceIndépendance (1999, oggetti diversi appesi al soffitto). Ha esposto in importanti mostre, tra cui la retrospettiva tenuta a Parigi, Musée d'art moderne de la Ville de Paris, e quindi a Los Angeles, New York e Chicago (1995-96), al Centre Pompidou a Parigi (2007), al Mori Art Museum di Tokyo (2008), al Zacheta National Gallery di Varsavia (2010) e a Villa Medici a Roma (2017). Ha ricevuto il Leone d'oro alla Biennale di Venezia per l'installazione Casino (2005), presente nel padiglione francese, mentre nel 2016 è stata insignita del Praemium Imperiale dalla Japan Art Association.