Tre cellule del sacco embrionale maturo delle Angiosperme. Nel complesso formano l’apparato antipodale, considerato un secondo oangio non funzionale del gametofito femminile, in quanto privo di capacità riproduttiva.
A. ottici Stereoisomeri otticamente attivi che hanno identiche proprietà chimiche e differiscono tra loro solo per il verso dell’angolo di rotazione della luce polarizzata. Le due forme sono dette destrogira (rotazione a destra) e levogira (rotazione a sinistra). Le molecole degli a. contengono almeno un centro chirale e sono l’una l’immagine speculare non sovrapponibile dell’altra. Gli a. di una data sostanza possono formare sistemi otticamente inattivi, costituiti da una miscela in uguali quantità dei due a. ( composti racemici). I sistemi inattivi possono essere scissi nelle forme attive o per separazione meccanica dei cristalli, o per via biochimica (utilizzando batteri che si nutrono di uno solo dei due a.), o per via chimica (la reazione del racemo con un composto otticamente attivo origina due prodotti che non sono a., sono dotati di proprietà diverse, e possono essere separati).
Secondo i Greci (Platone, poi Eratostene) gli a. erano abitanti di un’ipotetica terra giacente nell’emisfero australe e diametralmente opposta alla terra conosciuta (οἰκουμένη), cioè al continente formato da Europa, Asia e Libia. Presto si pose il problema dell’abitabilità di tali regioni (nel Medioevo chiamate esse stesse a.): già esclusa da Aristotele, fu risolutamente negata dai teologi medievali, nella convinzione che i loro abitanti avrebbero avuto la testa in giù e i piedi in su; inoltre non sarebbero potuti derivare dalla prima coppia umana, essendo tali regioni ritenute irraggiungibili dal nostro emisfero per l’insuperabilità della zona torrida; nell’8° secolo un certo prete Vergilio fu condannato da papa Zaccaria per aver sostenuto l’abitabilità degli a., ancora negata nel Rinascimento dagli aristotelici. Oggi, comunemente, per a. si intendono paesi o punti della sfera terrestre diametralmente opposti tra loro.