(o Accademia dell’A.) Accademia letteraria, fondata a Roma (1690) da G.V. Gravina, G.M. Crescimbeni e altri 12 letterati, dopo la morte di Cristina di Svezia, nel cui salotto erano soliti riunirsi. Il nome fu scelto con riferimento alla regione greca, simbolo fin dall’antichità di vita innocente e serena. I soci (pastori) crebbero ben presto di numero e l’A. istituì allora varie colonie, fissando la sua sede, nel 1725, sul Gianicolo (Bosco Parrasio). Pubblicò 13 volumi di rime (l’ultimo è del 1790), poi continuò sempre più stancamente la sua attività, finché nel 1925 fu trasformata in un istituto di cultura nel campo degli studi storico-letterari.
Nata con un deciso programma di reazione al gusto barocco, l’A., in nome di un ideale di classicità e di razionalismo, diede vita a una poesia nella quale si rispecchiava serenamente la dolcezza di vita del mondo intellettuale settecentesco prerivoluzionario. Nelle produzioni migliori, si caratterizzò per una felice eleganza e limpidezza (P. Metastasio, P. Rolli), che lasciò lunga eco nella poesia italiana fino a S. Di Giacomo. I romantici videro di essa solo il lato deteriore, insoddisfatti del suo ottimismo che sembrava loro superficialità, della sua compostezza che appariva freddo ossequio a regole anacronistiche, del suo appartarsi nel sogno letterario (eredità rinascimentale), che fu condannato come indifferenza di fronte ai problemi politico-patriottici e sociali del tempo. Da ciò il significato spregiativo assunto dalle parole Arcadia e arcade, e dall’aggettivo arcadico, applicati – anche al di fuori d’ogni ragione storica – a poesie, poeti e artisti d’ogni epoca e luogo, che furono o sembrarono attenti al mero gioco letterario e cantori di un mondo banalmente idillico, lontano dalla realtà.
A. Lusitana Accademia letteraria portoghese, fondata nel 1756 a Lisbona da A. Dinis da Cruz e Silva, M.N. Esteves Negrão, T. Gomes de Carvalho, P.A. Correia Garção e altri. Fra i maggiori rappresentanti ebbe inoltre M. de Figueiredo e D. dos Reis Quita. Durò sino al 1774: suo intento era reagire alla corruzione del gusto letterario e all’imitazione castigliana, dando vita a un teatro nazionale ispirato ai modelli classici greci e francesi. A. Ultramarina Accademia letteraria e culturale brasiliana, fondata a Rio de Janeiro nella seconda metà del sec. 18°. Venuta in sospetto per i suoi fermenti di libertà e rinnovamento, fu denunciata sotto accusa di essere un club giacobino e i suoi membri più illustri, M.I. da Silva Alvarenga, I.J. de Alvarenga Peixoto e altri, furono perseguitati.