In fitogeografia e zoogeografia, l’area geografica entro la quale è distribuita una specie. La distribuzione di ogni organismo non è statica, ma costantemente soggetta a mutamenti. L’a. di una specie è il risultato della sua storia e origine, di fattori geografici e climatici, delle necessità ecologiche della specie e dei suoi rapporti con le altre specie.
L’a. potenziale è l’intera area geografica le cui caratteristiche ecologiche corrispondono alle necessità di una specie, ovvero l’area che la specie occuperebbe se i fattori precedentemente elencati non agissero da barriera, limitandone la distribuzione.
Un a. discontinuo, ovvero frammentato, può essere conseguenza di un disturbo di origine antropica o di una riduzione naturale dell’ambiente. L’a. primario è quello occupato da una specie per diffusione naturale, mentre l’a. secondario è quello occupato in seguito all’introduzione da parte dell’uomo.
Fa riferimento all’area di diffusione di una lingua.
Figura a., rappresentazione grafica schematica di un fenomeno linguistico in funzione della sua disposizione geografica; norme a., quelle norme di evoluzione linguistica che si desumono dall’osservazione di fenomeni considerati dal punto di vista della loro distribuzione geografica.