Trovatore provenzale nativo di Ribérac (Dordogna): svolse la sua attività poetica fra il 1180 e il 1210 circa. Ci restano di lui diciotto componimenti. A. D. rinnovò la struttura della canzone trovadorica; cercò la ricchezza delle rime e accordò questa esigenza tecnica con l'espressione di un ardore amoroso e sensuale che si compiace delle forme levigate e lucenti, di tutto quanto rappresenta, anche esternamente, il pregio della bellezza. Sull'esempio di A. D., che a sua volta sviluppava schemi ciclici sperimentati da Rambaldo d'Orange, Dante compose la prima sestina lirica italiana. Due melodie di sua composizione sono trascritte da A. Beck in Die Melodien der Troubadours (1908).