Matematico svedese (Göteborg 1905 - Princeton 1986). Prof. all'Univ. di Uppsala (1937-54) e, dal 1954, all'Institute for advanced study di Princeton, ha dato fondamentali contributi all'analisi complessa, all'analisi armonica e alla teoria del potenziale. A lui si deve il concetto di distanza estremale, estremo superiore della distanza tra punti di un dominio del piano complesso, che è invariante per trasformazioni conformi, e che ha portato alla definizione di lunghezza estremale h(x): per h(x) crescente in R esiste un'applicazione quasi conforme del semipiano superiore in sé, con valori h(x) sull'asse x, se e solo se per ρ>1 risulta
h(x+t)−h(x)
__≤_____________≤ρ
ρ h(x)−h(x−t)
Tale concetto è alla base della definizione di applicazioni quasi conformi della teoria di Teichmüller e della moderna ricerca di metriche (conformi) estremali.