In fonetica, a. (o protrusione) labiale, atteggiamento delle labbra che si proiettano in avanti, determinando fra l’altro un allungamento della cavità orale. Nelle articolazioni vocaliche è normale nel caso di timbri gravi (per es., u, o).
A. di un numero Sostituzione a esso di un altro numero che ne fornisce un valore approssimato (per es., il più prossimo numero intero, il più prossimo multiplo del dieci). L’errore che si commette nell’a. di un numero si chiama errore di arrotondamento.
In un qualsiasi pezzo lavorato, il raccordo a profilo curvo, di solito circolare, che smussa ed elimina gli spigoli vivi o serve a raccordare superfici cilindriche coassiali di raggio diverso. L’a. influisce notevolmente, secondo che sia eseguito bene o male, sulla resistenza a fatica del pezzo. Infatti, in corrispondenza di una brusca variazione di sezione si genera una concentrazione di tensione in conseguenza della perturbazione subita dalle linee di tensione. Tale concentrazione è tanto maggiore, a parità di rapporto delle dimensioni, quanto più piccolo è il raggio di raccordo, che ha appunto la funzione di accompagnare gradualmente l’andamento delle linee di tensione (➔ fatica).