carolìngia, arte Manifestazioni artistiche fiorite durante l'impero carolingio (fine 8° - inizio 10° sec.).
Un grande processo di rinnovamento delle arti, la cd. 'rinascita carolingia', coincise con il regno di Carlomagno: a determinarne i caratteri concorsero le esigenze della riforma liturgica della Chiesa romana, lo studio dei monumenti antichi e la ricezione dei modelli elaborati dalla pittura bizantina e dall'architettura mediterranea. Assunsero un ruolo preminente le arti applicate quali l'oreficeria e l'intaglio dell'avorio, con cui si producevano raffinati oggetti liturgici (altare di Vuolvinio, S. Ambrogio, Milano). La pittura è specialmente documentata dalla miniatura.
Il monumento più rappresentativo dell'a.c. è la cappella palatina di Aquisgrana (805), idealmente ispirata a S. Vitale a Ravenna e a S. Sofia a Costantinopoli, ma nuova nella chiara articolazione della struttura. Si definirono in questo periodo alcune tipologie di edifici religiosi, quali la basilica a tre navate (Lorsch; St. Denis) o la chiesa a cori contrapposti (Fulda, S. Gallo). In campo costruttivo si consolidarono le soluzioni ingegneristiche, per es., per la realizzazione di volte portanti.