In psicologia, il carattere di certi atti compiuti meccanicamente, senza partecipazione della coscienza, né della volontà. Si distinguono in autoctoni (atti determinati da irritazione interna di centri motori, senza essere provocati da eccitazioni periferiche) e automatici (atti volontari e coscienti in origine, ma resi tanto facili dalla ripetizione da venir compiuti con regolarità e inconsciamente come fossero atti riflessi).
A. psicologico chiamò P. Janet le più semplici forme dell’attività cosciente, all’apparenza spontanee ma sottomesse a un determinismo che le replica senza variazioni.
In psicopatologia, a. post-epilettico è uno stato mentale di durata variabile, che spesso segue la crisi convulsiva, in cui il paziente, apparentemente cosciente, compie una serie di azioni complesse, e generalmente inappropriate alle circostanze, senza conservarne ricordo.