In ragioneria, il saldo contabile positivo che risulta dai flussi di entrate e uscite rilevati.
L’ a. d’esercizio indica l’eccedenza dei ricavi totali sui costi totali di un’impresa nel corso dell’esercizio. Nei bilanci di previsione si stima l’ a. previsto. L’ a. economico (o di rendita) indica l’eccedenza dei proventi sulle spese; l’ a. finanziario, l’eccedenza delle entrate sulle uscite finanziarie. L’a. si dice di competenza se il saldo positivo è stimato sulle entrate accertate e sugli impegni di spesa, di cassa se risulta dai flussi effettivamente incassati o versati.
Nelle aziende pubbliche si chiama a. d’amministrazione la somma algebrica delle attività e passività finanziarie (fondo di cassa, residui attivi, residui passivi). Nei bilanci preventivi dei comuni, delle province e delle istituzioni pubbliche di beneficenza e di assistenza, sotto la voce a. (o disavanzo) presunto di amministrazione, si iscrive come prima posta delle entrate (o delle uscite) il risultato previsto dell’esercizio finanziario precedente a quello a cui si riferisce il bilancio. L’espressione a. utile indica nelle imprese sociali la parte di utile che, dopo l’approvazione del bilancio e del piano di riparto del reddito accertato, è lasciata in attesa di successiva destinazione.