(ebr. e fenicio Ba‛al) Presso i Semiti, nome o epiteto della divinità, concepita come proprietaria o protettrice di un luogo o altrimenti caratterizzata: B. delle mosche (B. zĕbūb, Belzebù), dei cieli (B. shāmayim) ecc. L’origine e il carattere primitivo sono discussi: indubbio pare il legame con la vegetazione, quindi con le acque e il cielo, la pioggia ecc. L’animale sacro era il toro; il culto era celebrato sulle ‘alture’, talora con sacrifici umani. La figura femminile corrispondente, dea della fecondità, era in accadico Bēlit e in ebraico Ba‛ălāh.
Alla divinità cananea Ba‛al Běrīt (B. del patto) era dedicato un celebre tempio a Sichem, passato poi al culto israelitico o con questo condiviso, secondo il sincretismo religioso dell’età dei Giudici (12°-11° sec. a.C.).