Architetto (Eger, Boemia, 1687 - Würzburg 1753); fu uno degli artisti più fecondi e rappresentativi del barocco settecentesco germanico. È il creatore di uno stile architettonico tedesco, derivato da influssi francesi (nel 1723 si recò a Parigi) e da suggerimenti viennesi (nel 1730 si recò a Vienna).
Trasferitosi nel 1711 a Würzburg, fu avviato allo studio dell'architettura civile e militare da A. Müller. Dopo aver partecipato alla conquista di Belgrado (1717), fu prima a Vienna, poi a Milano (1718) e, ritornato a Würzburg, fu nominato capitano del genio militare. La sua principale attività si svolse a Würzburg. Lavorò anche nella regione renana (Worms, Magonza, castello di Brühl, presso Colonia, ecc.); soprattutto per i conti Schönborn, che tengono un posto d'onore nella storia dell'arte e della cultura tedesche del sec. XVIII.
Al servizio del principe-vescovo di Würzburg (Johan Philipp Franz, conte di Schönborn), gli fu affidato il progetto di abbellimento della città e quello della nuova Residenza (iniziata nel 1720 e terminata nel 1744 per incarico del successore) con il quale, elaborando influssi e suggerimenti provenienti dalla scuola di J. Dientzenhofer, dall'architettura viennese e dal classicismo francese, giunse a espressioni profondamente personali, caratterizzate da un impetuoso e complesso dinamismo delle masse architettoniche. Tra le altre sue opere più importanti, considerate tra le più insigni creazioni del barocco tedesco: lo scalone del castello di Bruchsal (1731), l'abbazia dei benedettini sul Michaelsberg a Bamberga (1742-46), la chiesa dei Vierzehnheiligen (1745-72) a Staffelstein in Franconia, capolavoro del rococò, il monastero di Banz (1752-72), il progetto per la nuova residenza dell'imperatore a Vienna (1746), in collaborazione con Fischer von Erlach e Hildebrand. Ancora si deve ricordare l'opera didattica di N., dapprima svolta privatamente, poi come insegnante di architettura civile e militare nell'università di Würzburg.