Stato federato dell’India (88.752 km2 con 80.176.197 ab. nel 2001), comprendente la parte occidentale del Bengala, con l’intero corso del fiume Hooghly; si affaccia sul golfo omonimo con una costa bassa e articolata (Sundarbans, oggi Parco Nazionale). Capitale Calcutta.
La popolazione, quasi esclusivamente dedita all’agricoltura, vive in piccoli centri allineati lungo gli alvei fluviali che innervano il delta. Ma sono numerosi anche i grandi e medi centri, oltre Calcutta: Bhatpara, Baharampur, Haora, Krishnanagar ecc. Colture prevalenti: riso, iuta, tè e canna da zucchero. Lavori di bonifica e di irrigazione hanno interessato la regione; tra essi si segnala il progetto della valle del Damodar, che interessa anche altri Stati dell’India. Oltre ad aumentare decisamente la disponibilità di energia elettrica, il progetto consente l’irrigazione di parecchie migliaia di ettari di terreno. Sbarramenti lungo il corso del Gange, nella parte settentrionale della regione, tendono a favorire un maggiore sviluppo della navigazione interna, fornendo quantità d’acqua necessarie sia agli alvei fluviali sia ai canali artificiali appositamente costruiti. Notevoli i giacimenti di carbone, in particolare quelli di Raniganj. L’industria, un tempo fondata esclusivamente sulla lavorazione della iuta, si è modernizzata con la localizzazione di un importante complesso siderurgico della valle del Damodar (la cosiddetta Ruhr indiana), cui si affiancano altri stabilimenti metalmeccanici (alluminio, costruzioni automobilistiche e ferroviarie) e un impianto per la raffinazione del petrolio.