Lunga pertica usata per il trasporto a coppia di pesi, fardelli, recipienti ecc.; la parte centrale della pertica si appoggia su una o entrambe le spalle e i due carichi, di peso uguale, si attaccano o sospendono a ciascuna delle due estremità. È sempre stato un sistema di trasporto assai diffuso, già nell’antichità; ora è tipico in particolare dell’Estremo Oriente (Cina, Giappone), della Polinesia e di alcune società dell’Africa Orientale.
Galleggiante parallelo all’imbarcazione, alla quale è unito da due o più assi trasversali (buttafuori), usato da molti popoli degli Oceani Indiano e Pacifico per aumentare la superficie di appoggio delle loro piroghe e quindi la stabilità di queste sull’acqua. Può essere doppio (in quasi tutta l’Indonesia, nel Madagascar, sulla costa orientale dell’Africa) o semplice (India meridionale, Sri Lanka, Andamane, Nicobare, Nias, Micronesia, Melanesia). In Nuova Guinea si trovano le due forme, mentre la Polinesia ha la piroga doppia, ciascuna delle due imbarcazioni servendo così da b. all’altra.
Connettivo dell’antera allungato trasversalmente e inserito sul filamento come un giogo di bilancia; presente per es. nel genere Salvia. Nell’impollinazione di alcune specie permette di imbrattare di polline il dorso dell’insetto.
Organo delle macchine costituito da un’asta rigida provvista di tre cerniere, due alle estremità e una intermedia, a somiglianza di un giogo di bilancia. È usato per ripartire carichi o pressioni su una o più coppie di appoggi (per es., nei carrelli delle funivie, negli appoggi dei ponti), per trasformare un moto alternativo in rotatorio (tornio a pedale) o viceversa (distribuzione nei motori endotermici, impianti di perforazione, pompaggio di pozzi petroliferi.).
Organo del meccanismo degli orologi da tasca e portatili in genere, che fa parte dello scappamento, nel quale ha la funzione del pendolo.