Azione di fuoco sviluppata dalle artiglierie e dai mortai pesanti, ed eventualmente medi, per facilitare l’attacco o la reazione di movimento e consentirne la continuità; è sviluppata a orario in primo tempo, a richiesta successivamente; è integrata dall’azione di accompagnamento delle armi della fanteria.
A. aereo diretto: concorso alle operazioni terrestri da parte delle forze aereo-tattiche; comprende l’a. aereo ravvicinato (svolto in stretta aderenza con l’azione delle forze amiche di superficie e attuato mediante missioni di attacco al suolo e di protezione di colonna) e altre azioni aeree concorrenti (esplorazione, aerorifornimenti, aerosgomberi, aviosbarchi).
A. navale: azione di fuoco svolta dalle artiglierie navali a favore di forze terrestri.
Nave a.: nave militare destinata a fornire mezzi di lavoro, macchinari, combustibili, materiali di consumo, eventualmente alloggi, alle unità piccole o di scarsa abitabilità.
Punti d’a.: accidentalità naturali o artificiali del terreno che durante il combattimento vengono sfruttate dalle truppe per avanzare o migliorare le condizioni di resistenza; organizzati a difesa, si chiamano più propriamente capisaldi.
In ingegneria, si chiama a. la condizione di vincolo tra un corpo e un altro destinato a sostenerlo; tale vincolo comporta solo azioni perpendicolari alle superfici in contatto quando l’a. sia scorrevole e privo di attrito. Gli a. si realizzano in maniera diversa a seconda del tipo di struttura da vincolare. Per le travature metalliche si fa uso di speciali apparecchi d’a. costituiti essenzialmente da due piastre di ferro o di acciaio (fig. A), rese solidali con l’una e l’altra parte da collegare. Per consentire le lievi inclinazioni dell’asse della trave conseguenti all’inflessione elastica senza che si sposti sensibilmente il punto di applicazione della reazione, la faccia superiore della piastra d’a. viene opportunamente arrotondata. In travi più importanti, per evitare inoltre l’insorgere nella struttura di tensioni aggiuntive, quali possono essere per es. quelle provocate da variazioni di temperatura, l’a. deve essere reso scorrevole, ciò che si realizza interponendo tra le due piastre un certo numero di rulli in modo da costituire un carrello di dilatazione (fig. B), o più semplicemente interponendo un elemento pendolare (fig. C). In tali casi, all’altra estremità della trave, onde impedire scorrimenti dovuti a forze parallele all’asse della medesima, si dispongono i cosiddetti a. fissi ( a. a bilanciere; fig. D) funzionanti in effetti come cerniere.