Uno degli esiti dei processi infiammatori a carico delle membrane sierose (peritoneo, pleure, pericardio) o mucose (congiuntive, mucosa buccale ecc.); le a. riducono la mobilità dell’organo avvolto dalla membrana e possono essere causa di dolore; le a. peritoneali possono determinare incarceramento delle anse intestinali e occlusione intestinale.
tecnica In meccanica, la forza di a. è quella che si sviluppa tra la ruota motrice di un veicolo e il piano viabile, impedendo alla ruota di slittare e quindi obbligandola a rotolare sul piano viabile medesimo. Essa è legata al carico P gravante sulla ruota (peso aderente) dalla relazione A = f P, ove f è il coefficiente di attrito statico, o coefficiente di a., maggiore del coefficiente d’attrito dinamico (➔ attrito). La forza di trazione T di un veicolo (necessaria a trainare un convoglio) è limitata dalla forza di a. (infatti le ruote motrici slittano se è T > A); in conseguenza, per aumentare il peso del convoglio rimorchiabile da una motrice, non è sufficiente aumentare la potenza del motore (e quindi T) ma occorre aumentare anche la forza di aderenza. Ciò può ottenersi sia aumentando il peso aderente P (per es., con i boosters nelle locomotive a vapore), sia aumentando il coefficiente di a.; in maniera analoga, durante la frenatura di un veicolo, l’azione frenante F deve essere minore di un valore massimo dipendente dall’a. fra ruota e strada. Il veicolo, rimorchi o no altri veicoli, si dice ad a. totale se tutti gli assi sono motori oppure accoppiati all’asse motore, ad a. parziale se alcuni degli assi sono motori e gli altri portanti. Il coefficiente d’a. è massimo quando le superfici che vengono a contatto sono asciutte, ancora alto se completamente bagnate, minimo quando sono appena umide o fangose o ricoperte di grasso o di foglie. L’a. pone un limite alla pendenza e all’accelerazione massima che può essere affrontata da un veicolo.
In contrapposizione all’ a. naturale, che è quella sinora illustrata, si suole chiamare a. artificiale quella ottenuta, per le ferrovie, mediante rotolamento di ruote dentate su dentiere (➔ dentiera), quando si debbano superare livellette a forte pendenza, per i veicoli stradali, modificando le ruote motrici, temporaneamente o permanentemente, mediante dispositivi adatti, quali catene di a. (o da neve) per pneumatici adoperate anche per terreni fangosi o sabbiosi. Stesso scopo hanno suole di a. per cingoli, palette o puntoni, fissi o ribaltabili, per ruote di trattori.