In informatica, programma applicativo che permette di accedere in sequenza a informazioni d’interesse, disponibili nella memoria dell’elaboratore o di altri elaboratori a esso connessi. I b. (detti anche navigatori) hanno assunto grande rilevanza nella tecnologia della rete Internet, dove hanno lo scopo di garantire un’elevata possibilità di interazione fra le differenti piattaforme tecnologiche. L’acquisizione dell’informazione viene effettuata dagli utenti (clients) attraverso l’intermediazione di opportuni elaboratori di servizio (servers); i programmi b. interpretano le richieste degli utenti e, acquisendo le risposte dei servers in un linguaggio da interpretare, traducono ciascuna risposta in termini adatti alla piattaforma tecnologica degli utenti stessi. In quest’ambito, particolare diffusione hanno assunto i linguaggi di programmazione e gli ambienti di sviluppo (per es., Java), che garantiscono la totale compatibilità con tutte le piattaforme tecnologiche esistenti per sistemi operativi e software di ambiente. Nel caso dei b., la portabilità, ovvero la trasferibilità da un ambiente informatico all’altro, è assicurata dal fatto che l’interpretazione è fatta dall’ambiente di esecuzione. In questo modo è possibile far navigare sulla rete, a richiesta dell’utente ovvero per esigenze di elaborazione connesse all’interazione con la pagina web, programmi eseguibili, secondo una modalità orientata all’utilizzo cooperativo di programmi (il cosiddetto freeware, software gratuito), oppure a pagamento, a seconda delle esigenze.