bulè (gr. βουλή) Consiglio cittadino dell’antica polis greca e degli stati federali; nato come corpo aristocratico intorno ai re arcaici, assunse importanza con l’affermarsi dei regimi democratici. L’ordinamento della b. è noto soprattutto per Atene, dove fu istituita da Clistene (fine 6° sec. a.C.): nel 5°-4° sec. contava 500 membri ( buleuti), 50 per ciascuna delle 10 tribù territoriali istituite da Clistene. La b. era poi divisa, in base al numero delle tribù, in 10 sezioni (pritanie) che si alternavano alla presidenza della b. stessa ciascuna per un decimo dell’anno attico ed eleggevano ogni giorno dal proprio seno un presidente dei pritani. Funzionari minori del consiglio erano il segretario e il tesoriere.
L’edificio adibito alle riunioni della b. era il buleuterio. Talvolta servirono a questo scopo i teatri (per es., a Megalopoli), talvolta invece si costruirono appositi edifici coperti.