Malattia delle piante caratterizzata dalla formazione di una massa nera, dovuta ai funghi Ustilaginali parassiti, che attaccano i cereali (frumento, avena ecc.) e altre piante (aglio, cipolla, scorzonera) con danni talvolta molto gravi; con C. si denominano anche i diversi funghi. La massa nera aggregata o polverulenta è data da milioni di spore spesso brune.
Diversa è la modalità di propagazione della malattia: nei cosiddetti c. volanti l’infezione ha luogo al momento della fioritura della pianta ospite (frumento) ed è prodotta da spore germinanti nel fiore aperto (di solito sullo stigma), nell’interno del quale si trova un micelio che non disturba la formazione del seme. Questo contiene entro di sé il germe della malattia, che si manifesterà solo quando, nella successiva primavera, la pianta originatasi dal seme infetto sarà prossima alla formazione della spiga ed emetterà la sola rachide coperta da una massa di spore.
Nei cosiddetti c. aggregati la malattia si origina da spore aderenti, ma esterne, al seme (c. aggregato dell’avena, della spiga del mais e del sorgo): il micelio che si sviluppa durante la germinazione della piantina penetra in questa e continua lo sviluppo insieme con la pianta ospite. In altri casi l’infezione è localizzata in qualsiasi parte della pianta dove si trovano tessuti danneggiati.
La lotta contro i c. è basata sull’impiego di varietà resistenti e su trattamenti al seme: con acqua calda per i c. volanti e con anticrittogamici per quelli aggregati.