(gr. Kαρία) Vasta regione costiera della Turchia di SO, limitata a N dal fiume Meandro, che la separa dalla Lidia e a S dal f. Dalaman, che la divide dalla Licia. Ha coste molto articolate, mentre l’interno, di difficile accesso, consta d’un massiccio arido e carsico, ricoperto da steppe e da macchia mediterranea. La pesca è la tra le maggiori risorse economiche. Il centro principale è Aydyn.
I Cari invasero, in età assai antica, buona parte dell’Asia Minore e delle isole prospicienti, e furono poi cacciati dagli Ioni. Dopo le dominazioni lidia e persiana del 7° sec. a.C., all’inizio del 5° appoggiarono i Greci contro i Persiani. Dal 400 a. C. circa sino alla conquista di Alessandro, la C. fu governata da una dinastia indigena indipendente dal governo centrale persiano. Dopo Alessandro, i Cari furono sotto i Seleucidi e i Tolomei; dal 129 a. C. fecero parte della provincia romana d’Asia.
La lingua degli antichi Cari rientra nella serie delle lingue microasiatiche. È nota attraverso alcune iscrizioni, di cui una ventina trovate nella C., altre in Egitto, dove molti Cari militarono come mercenari attorno al 600 a. C.