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Gózzi, Carlo

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Letterato veneziano (Venezia 1720 - ivi 1806), fratello di Gasparo. Fu tra i fondatori dell'Accademia dei Granelleschi; avverso al rinnovamento scientifico e letterario del secolo, fu mosso a scrivere soprattutto da questo bizzarro spirito di opposizione. La sua fama si deve alle dieci Fiabe (composte dal 1761 al 1766 per la compagnia comica di Sacchi) ) in cui ripropose situazioni e maschere della commedia dell'arte, mescolando comico e tragico, magico e realistico: la più nota è Turandot.

Vita

Avviato da abati poco dotti all'esercizio delle lettere, tentò la via delle armi militando tre anni in Dalmazia, e tornò in patria col grado di cadetto di cavalleria. Nel 1747 partecipò con altri alla formazione dell'Accademia dei Granelleschi, per difendere la purezza della lingua fiorentina. Rivoluzionario, sia pure con qualche incoerenza, nelle dottrine letterarie, fu invece avverso a ogni rinnovamento scientifico e filosofico, ritenendolo pericoloso alla fede, alla morale cristiana e ai poteri costituiti; perciò fu fieramente nemico degli scrittori che sostenevano le nuove teorie. La caduta della repubblica veneta nel 1797 sembrò avverare le sue fosche predizioni.

Opere

Difese la commedia dell'arte con La tartana degli influssi (1757) e altri scritti, contro C. Goldoni e P. Chiari (dei quali egli subito valutò il diverso valore nel campo dell'arte) che satireggiò anche nella Marfisa bizzarra, poema in 12 canti, strana e incoerente rappresentazione di un mondo già eroico e cavalleresco, ora in disfacimento, di cui è eroina Marfisa. La fama più vera di G. è affidata alle già citateFiabe che vogliono dimostrare, ancora contro Goldoni e Chiari (i quali alle critiche di G. opponevano gli applausi del pubblico), che il pubblico applaudiva perfino le fole della nonna recitate all'improvviso dalle maschere. Nacque così, da una dichiarata occasione polemica, che è anche all'origine delle altre Fiabe, L'amore delle tre melarance (1761), evidente parodia dei due commediografi. Il successo ottenuto lo spinse a comporre altre fiabe (Il corvo, Il re cervo, La donna serpente, L'augellin belverde, Turandot, Zobeide, Il mostro turchino, I pitocchi fortunati, Zeim re dei Genii) tenendo però presenti le ragioni dell'arte, e scrivendole anche lui quasi per intero. In esse il contrasto tra il meraviglioso dell'Oriente e il realismo dell'Occidente trova la sua espressione caricaturale nelle maschere. Questo misto di comico e di tragico, di magico e di realistico, l'inosservanza di ogni regola drammatica appartengono alla storia del preromanticismo: e questa fu la ragione della loro fortuna nei paesi germanici; in realtà gli elementi parodistici, polemici e burleschi turbano generalmente l'atmosfera fiabesca e la poesia. Notevoli le autobiografiche Memorie inutili (1797), scritte per ribattere le accuse di un rivale, nelle quali finì col narrare la sua vita: sebbene in complesso prolisse, non vi mancano pagine felici per vivezza comica e sapore satirico.

Vedi anche
commèdia dell'arte Genere teatrale nato in Italia alla metà del Cinquecento, e vivo fino alla fine del Settecento. Le sue caratteristiche, molto particolari, entusiasmarono il pubblico fin dalle origini: gli attori non recitavano testi, ma improvvisavano i dialoghi in scena; vi erano 'tipi fissi', cioè personaggi che tornavano ... Gasparo Gózzi Letterato veneziano (Venezia 1713 - Padova 1786). Tra i principali esponenti dell'Accademia dei Granelleschi, raggiunse grande notorietà nel campo degli studi danteschi con l'opera Giudizio degli antichi poeti sopra la moderna censura di Dante attribuita ingiustamente a Virgilio, cioè la Difesa di Dante ... Pietro Chiari Letterato (Brescia 1712 - ivi 1785), gesuita. Scrisse una quarantina di romanzi, ai loro tempi fortunati, anche se spesso rimanipolazioni di romanzi stranieri; ma la sua rinomanza è dovuta alle tragedie e commedie, con e senza le maschere, in prosa e in versi, con le quali egli si atteggiò a riformatore ... Carlo Goldóni Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel 1719 seguì il padre, medico, a Perugia, ove studiò 3 anni nel collegio dei gesuiti. Poi il padre passò ...
Categorie
  • BIOGRAFIE in Letteratura
Tag
  • AMORE DELLE TRE MELARANCE
  • COMMEDIA DELL'ARTE
  • REPUBBLICA VENETA
  • PREROMANTICISMO
  • FIORENTINA
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    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 58 (2002)
    Alberto Beniscelli Nacque a Venezia il 13 dic. 1720, dal conte Iacopo Antonio e da Angela Tiepolo. La famiglia, di lontane origini bergamasche, si era trasferita nel Veneto nel secolo XVI, divenendo proprietaria di terre in Friuli che davano diritto alla riscossione di scarsi tributi e al riconoscimento ...
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    Enciclopedia Italiana (1933)
    Giovanni Ziccardi Fratello di Gasparo (v.), nacque a Venezia il 13 dicembre 1720. Avviato da abati poco dotti all'esercizio delle lettere, tentò la via delle armi militando tre anni in Dalmazia, e tornò in patria col grado di cadetto di cavalleria. Nel 1747 partecipò con altri alla formazione dell'Accademia ...
Vocabolario
gozzuto
gozzuto agg. e s. m. (f. -a) [der. di gozzo1]. – 1. Di persona, che ha il gozzo: ebbe veduto per la sala e in terreno certi contadini g. (Sacchetti). 2. Di uccelli, che hanno la gola prominente e rigonfia per un ingrossamento del gozzo;...
carlo
carlo s. m. – Denominazione generica di monete emesse da sovrani di nome Carlo; fu data allo scudo (filippo) di Carlo II re di Spagna e dell’imperatore Carlo VI, e a una moneta d’oro del valore di 5 talleri di Carlo duca di Brunswick....
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