Compendio dei principi della dottrina cristiana, prodotto soprattutto ai fini dell’istruzione religiosa.
Di manuali su cui fondare un insegnamento di tipo scolastico della dottrina cristiana si sentì il bisogno dopo che si fu generalizzato il costume d’impartire il battesimo agli infanti. Si ebbero così opere destinate soprattutto ai predicatori come guida (per es. il Catechismus Vauriensis, del sinodo provinciale di Lavaur, 1369) e opere destinate ai fanciulli (a partire dalla Disputatio puerorum per interrogationes et responsiones, dell’8° sec., attribuita ad Alcuino, al Compendium theologiae breve et utile e l’ABC des simples gens di J. de Gerson, 15° sec.). Sotto la spinta della Riforma protestante e dei c. elaborati da Lutero (Enchiridion, o «Piccolo c.», cui seguì, per i parroci, il «Grande», entrambi del 1529) e da Calvino (1536), seguiti dal Catechismo di Heidelberg (1563), in campo cattolico vari c. furono redatti dagli ordini religiosi. Nel Concilio di Trento, fu istituita da Pio IV una commissione di teologi con l’incarico di elaborare un c., che sarà detto Catechismus ex decreto Concilii Tridentini ad parochos o «C. romano», approvato e pubblicato nel 1566 da Pio V. Pio X nel 1913 emanò il c. universale.
Nel 1992 Giovanni Paolo II, con la costituzione apostolica Fidei depositum, pubblicò il Catechismo della chiesa cattolica; nel 1997, con lettera apostolica Laetamur magnopere, ne approvò e promulgò l’editio typica (l’edizione ufficiale di riferimento) latina, intitolata Cathechismus catholicae ecclesiae; nel 2005 Benedetto XVI, con motu proprio, approvò e pubblicò il Compendio del Catechismo della chiesa cattolica.