(russo Kavkaz) Sistema montuoso dell’Eurasia, che s’innalza tra il Mar Nero e il Mar Caspio con direzione generale NO-SE, per una lunghezza di oltre 1200 km, delimitato a S dalle valli del Rioni e del Kura e a N da quelle del Kuban′ e del Terek. La larghezza non supera i 160 km. Di solito si distinguono un C. occidentale (a O del solco del Kuban′), un C. centrale e un C. orientale (a E del Terek). La sezione centrale è quella dove la catena è più compatta ed è anche quella dove si raggiungono le maggiori altezze, culminanti nell’Èl’brus (5642 m), e dove si trova la quasi totalità dei ghiacciai, peraltro meno numerosi di quanto ci si aspetterebbe considerando le notevoli altitudini.
Il versante settentrionale è interessato da un clima continentale di montagna, assai rigido nel complesso e con temperature invernali particolarmente basse; quello meridionale ha clima notevolmente più mite. Le precipitazioni sono più abbondanti nel versante settentrionale e vanno decrescendo da O verso E, così che il C. orientale è decisamente più arido. La scarsità di piogge della sezione orientale si riflette su altri aspetti geografico-fisici, quali quelli nivo-glaciologici (innalzamento del limite delle nevi persistenti e povertà di ghiacciai) e biogeografici (minore fittezza e varietà floristica delle foreste di latifoglie e, più in alto, di conifere che ammantano i versanti del C.). I fiumi hanno andamento trasversale nei loro alti corsi, mentre più avanti assumono direzione longitudinale per raggiungere il Mar Nero o il Caspio.
Il C. è uno dei sistemi montuosi terziari che si allungano dall’Africa settentrionale fino alle montagne indocinesi, attraversando l’intera Eurasia; fra tali sistemi è forse quello più somigliante alle Alpi, con una struttura, però, nel complesso più semplice. Dal punto di vista orografico-morfologico, può essere ragionevolmente scelto come limite tra Europa e Asia nell’area ponto-caspica; e, di fatto, tale è stato più volte considerato; ma vari altri caratteri fisici e antropici hanno fatto prevalere la tendenza ad attribuirlo totalmente all’Asia, assumendo come limite tra le due grandi parti dell’Eurasia, il meno appariscente solco dei fiumi Manyč, sensibilmente più a N.