Comune della prov. dell’Aquila (91,8 km2 con 11.280 ab. nel 2008).
Dal 9° sec. fu sede dell’omonima contea, di cui seguì le sorti: assediata nel 1221 dall’esercito di Federico II, l’anno successivo fu distrutta e i suoi abitanti dispersi a Malta, in Sicilia e in Calabria. Nel 1227 l’imperatore concesse ai Celanesi di ritornare e riedificare la città, che fu chiamata in suo onore Cesarea.
Contea di C. Istituita in età normanna, fu tolta al conte Pietro (m. 1212), tutore di Federico II ma schieratosi poi con Ottone IV di Brunswick, e data ai conti di Segni. Per l’infedeltà di costoro, fautori con Tommaso di C. di sommosse nell’Abruzzo, nel 1224 passò a Federico d’Antiochia, figlio dell’imperatore. Gli Angioini la dettero ai loro parenti d’Artois; con il trionfo degli Aragonesi passò ai Todeschini, nipoti di Pio II (1463), quindi ai Peretti, ai Savelli e infine ai duchi Sforza Cesarini, che la tennero finché si estinsero (1816).