Ingegnere navale italiano (Terracina 1865 - Roma 1921); ufficiale del genio navale, progettista e costruttore di originali tipi di sommergibili, si dedicò a ogni ramo degli studi sulla navigazione subacquea. Nel 1892 assunse la direzione tecnica degli esperimenti del primo sottomarino italiano mosso da soli motori elettrici, ideato da G. Pullino, e lo trasformò applicandovi motori a scoppio e timoni orizzontali e doppi. Superò il concetto del doppio scafo utilizzato fino ad allora per la costruzione di sommergibili (lo scafo interno era destinato a sopportare la pressione dell'acqua, mentre quello esterno, con forme analoghe a quelle di una torpediniera, conferiva al natante buone qualità nautiche in superficie), progettando per l'Italia e per l'estero sommergibili a scafo unico. Primo suo progetto fu il Glauco (1905). Sotto la sua direzione i cantieri del Muggiano costruirono sottomarini e sommergibili di grande autonomia. L. ideò inoltre uno speciale bacino per la prova dei sommergibili sotto pressione e, per il Brasile, una speciale nave (Cearà) come base galleggiante e nave di salvataggio per i sommergibili. Su progetti di L. furono costruiti oltre 76 sommergibili per l'Italia e per l'estero. Fu particolarmente apprezzato in Germania: nel 1912 la Marina tedesca si rivolse a lui per la progettazione di un sommergibile di elevato dislocamento. Il battello, di circa 700 tonnellate, fu impostato nel 1913 e varato nell'agosto 1915. Lo scoppio della guerra incrementò la produzione dei sommergibili sia negli arsenali militari sia nei cantieri privati. L. contribuì con la progettazione di nuovi modelli, fra cui quelli della classe "F", considerati i migliori da lui realizzati. Ne furono costruiti ventuno, che costituirono l'ossatura della flotta subacquea italiana durante la guerra; altri nove furono consegnati alle Marine alleate.