Nell’ambito delle Chansons de geste (➔), l’epopea delle guerre di Carlomagno contro i Sassoni (Saisnes), delle spedizioni in Italia contro i Saraceni (Aspremont), contro i Longobardi (Désier), contro un vassallo ribelle (Jean de Lanson), della rotta di Roncisvalle e della strage alla quale andò incontro la retroguardia del corpo di spedizione di Spagna (Chanson de Roland), di un viaggio dell’imperatore a Gerusalemme (Pèlerinage), delle avventure della moglie di Pipino tradita da una serva che si sostituisce a lei (Berte), della dimora in Spagna e delle nozze di Carlo giovane scacciato di Francia dai fratelli bastardi figli della falsa Berta (Mainet), del riconoscimento dell’innocenza di Basinio ingiustamente proscritto da Carlomagno (Basin), dell’incoronazione dell’inetto Luigi e delle prime lotte dei baroni contro la Corona (Coronement Loois). Dopo Carlomagno la materia fu continuamente ampliata, completata con la storia favolosa degli ascendenti e degli altri parenti, ripresa in rifacimenti provenzali, spagnoli, italiani, tedeschi, norvegesi, assestata in vaste compilazioni come la Karlamagnussaga in Scandinavia, i Reali di Francia e le Storie Narbonesi di Andrea da Barberino in Italia. Cantari del 14° e del 15° sec., romanzi in prosa, racconti popolari dei primi del 16° sec. coincidono con la ripresa della letteratura cavalleresca in Italia che, specie con la creazione più importante del Rinascimento, l’Orlando furioso, ravviva l’interesse per la materia carolingia dando di nuovo, e con altro spirito, impronta europea alle immaginazioni medievali (➔ cavalleresca, poesia).