Nell’ambito delle arti visive, procedimento (e opera realizzata con tale procedimento) consistente nell’applicare con la colla materiali differenti frammentari (carta, giornali, foto, stoffa ecc.) su un supporto di tela, legno, carta o cartone ecc. Il c., già usato in diverse culture ed epoche (nelle illustrazioni di libri giapponesi tra 18° e 19° sec.; in virtuosistiche composizioni eseguite con minute tessere cartacee e con fiori e foglie, particolarmente nel mondo anglosassone del 18° sec.), nel suo significato più pregnante e rivoluzionario è legato alla ricerca cubista. Dal 1912 infatti G. Braque e P. Picasso usarono con una certa sistematicità il c. e il papier collé (c. dove i frammenti incollati sono esclusivamente di carta), frammenti di giornali, di carta da parati e poi materiali sempre più eterogenei, che contribuirono al superamento delle tecniche pittoriche tradizionali e allo stesso tempo si presentavano quale riferimento costante alla realtà. Futurismo, dadaismo, costruttivismo, surrealismo e, dopo la Seconda guerra mondiale, molti movimenti d’avanguardia usarono il c. con connotazioni diverse, aderenti alle proprie poetiche. Un’estensione del procedimento del c. possono essere considerati l’assemblage e il combine painting.