colònie biològiche Aggregati d'individui che vivono uniti insieme. A seconda delle varie discipline biologiche, il termine assume significato specifico.
Le c.b. vegetali sono associazioni di cellule, temporanee o permanenti, nelle quali le singole cellule conservano la loro individualità e per lo più anche la loro indipendenza. Una o più di esse possono infatti staccarsi dalla c.b. e continuare a vivere indipendenti, o costituire una nuova colonia. Le c.b. si formano per divisione di una cellula inizialmente libera e delle altre che ne derivano, costituendo c.b. filamentose, laminari o massicce. I singoli elementi della c.b. sono eguali fra loro oppure differiscono per forma, dimensioni e funzioni. Formano c.b. molte specie di Alghe Azzurre e di Diatomee e qualche Cloroficea.
Le c.b. animali sono costituite da individui prodotti per scissione o per gemmazione che rimangono uniti su un substrato comune, formando un'unità chiamata cormo. I singoli individui possono essere tutti simili (c.b. omogenee) o di forma e con funzioni diverse (c.b. eterogenee o polimorfe). Tra gli altri, formano c.b. i Protozoi, le Spugne, i Briozoi, i Celenterati: per es. c.b. di polipi, di madrepore, di coralli, di Sifonofori. Le c.b. possono essere temporanee, come quelle delle idre d'acqua dolce. Raggruppamenti di individui della medesima specie si chiamano più propr. società animali.
Con c.b. si intende anche l'insieme delle cellule di microrganismi (batteri, lieviti, muffe) originato da un'unica cellula. In laboratorio si ottengono per moltiplicazione su terreni di coltura a base di agar (sostanza ricavata da alcune alghe) e formano aree rotondeggianti di caratteristica morfologia (colonie lisce, ruvide ecc.). Sono importanti per la differenziazione delle varie specie.