In grammatica, il modo c. del verbo (o c.) indica ciò che si desidera o si può fare se si avverano certe condizioni. Un c. con paradigma proprio si è sviluppato nelle lingue neolatine. Le lingue germaniche hanno un c. perifrastico (ingl. I would say «direi»). In italiano il c. ha due soli tempi, il presente e il passato, e indica che l’azione espressa dal verbo dipende da determinate condizioni («verrei se potessi»). È adoperato anche assolutamente per esprimere dubbio, stupore o ironia in frasi interrogative, o per attenuare la formulazione rispetto all’indicativo. In proposizioni subordinate dichiarative, sostituisce il futuro quando dipende da un verbo di tempo passato («so che verrai – sapevo che saresti venuto»). Proposizioni c. Proposizioni subordinate che esprimono la condizione dalla quale dipende che abbia o non abbia effetto quanto è detto nella proposizione reggente; sono introdotte dalle congiunzioni c. (se, qualora e, in qualche caso, quando).