• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

conflitto sociale

di Stefano De Luca - Enciclopedia dei ragazzi (2005)
  • Condividi

conflitto sociale

Stefano De Luca

Antagonismo tra gruppi sociali

Tutte le società sono attraversate da conflitti sociali, ossia da contrasti per assicurarsi posizioni di potere, ricchezza e prestigio. Sul conflitto sociale i pensatori occidentali si dividono in tre gruppi: quelli che vedono in esso una patologia del corpo sociale, quelli che lo considerano necessario ma superabile in futuro e infine quelli che lo ritengono indispensabile e salutare

Il conflitto come patologia o malfunzionamento

I pensatori che hanno una concezione armonica della vita sociale vedono nel conflitto il segno che il corpo sociale è in preda a qualche malattia. Ma quali sono le cause di tale malattia? La diagnosi di due grandi filosofi come Platone e Jean-Jacques Rousseau ‒ l'uno antico, l'altro moderno ‒ è sostanzialmente la stessa: la causa dei conflitti sta nel perseguimento degli interessi particolari. In una società bene ordinata l'interesse generale ‒ che per Platone è individuato dai sapienti, mentre per Rousseau è individuato dal popolo ‒ deve dominare su tutti gli interessi particolari e gli individui devono sentirsi come gli organi di un unico grande corpo.

La concezione armonica della società è rintracciabile anche in importanti esponenti della sociologia moderna, come Auguste Comte (prima metà del 19° secolo), il quale riteneva che i conflitti fossero il segnale della crisi di una società, e Talcott Parsons (20° secolo), che vedeva in essi un sintomo del cattivo funzionamento di una struttura sociale i cui elementi non erano sufficientemente integrati.

Il conflitto come lotta di classe

Il pensatore che più di ogni altro ha dato rilievo al conflitto sociale è senza dubbio Karl Marx, che ne ha fatto la base della sua teoria politica. In ogni fase storica, secondo Marx, c'è una classe dominante (classi e ceti sociali), che controlla i mezzi per produrre i beni, e una classe oppressa, che viene sfruttata. Tale conflitto economico determina tutti gli altri aspetti della vita umana: dai rapporti sociali alle forme giuridiche, dalle forme istituzionali alle idee morali e politiche.

Ma qual è la molla dell'evoluzione storica? Secondo Marx essa è costituita dal rapporto tra le forze produttive (ossia gli uomini, i mezzi e le conoscenze che servono a produrre) e i rapporti sociali. Quando le forze produttive della classe oppressa raggiungono un elevato grado di sviluppo, i rapporti sociali creati a suo tempo dalla classe dominante diventano una camicia di forza che impedisce lo sviluppo: si entra allora in una fase rivoluzionaria, il cui esito è la radicale trasformazione della società. Come la borghesia, con la Rivoluzione francese, ha abbattuto l'ordine feudale creato dall'aristocrazia, così il proletariato abbatterà in futuro l'ordine capitalistico creato dalla borghesia, dando vita alla società comunista, dove non vi saranno più classi e di conseguenza non vi sarà più né conflitto, né sfruttamento.

Marx è dunque il più radicale sostenitore della concezione conflittuale della società, per quanto riguarda il passato e il presente, ma è al tempo stesso il teorico di una società futura armonica e coesa.

Il conflitto come competizione pacifica

Tutti i pensatori di ispirazione liberale (liberalismo) ‒ siano essi filosofi del Seicento e del Settecento come John Locke o Immanuel Kant o sociologi contemporanei come Ralf Dahrendorf ‒ hanno una concezione conflittuale della società e della storia, che tuttavia è ben differente da quella di Marx.

Anzitutto il conflitto, per i liberali, riguarda tutti gli aspetti della vita e non può essere ricondotto alla sola sfera dei rapporti economici; in secondo luogo, esso è ineliminabile, perché ineliminabile è la varietà delle opinioni e degli interessi; infine, i conflitti tra le diverse opinioni e i differenti interessi sono il meccanismo che produce ogni forma di progresso. Secondo tale concezione l'interesse generale non scaturisce dall'eliminazione degli interessi particolari, ma proprio dal loro conflitto, a condizione che questo avvenga senza violenza e nel quadro di leggi uguali per tutti.

La concorrenza nel campo economico tra le varie imprese; il conflitto degli interessi tra le parti sociali, con il diritto di sciopero e le varie procedure per le trattative; la competizione tra i partiti per il potere politico; il confronto tra teorie scientifiche e culturali: tutte queste sono forme di competizione pacifica, che imbrigliano il conflitto senza sopprimerlo, evitandone gli effetti distruttivi e conservandone l'energia creativa.

Vedi anche
società società Insieme di individui o parti uniti da rapporti di varia natura, tra cui si instaurano forme di cooperazione, collaborazione e divisione dei compiti, che assicurano la sopravvivenza e la riproduzione dell’insieme stesso e dei suoi membri. antropologia Anche nelle sue forme più semplici, l’ordinamento ... Karl Marx Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra hegeliana e con gli ambienti del radicalismo tedesco. Laureatosi nel 1841 con la dissertazione ... sociologia Scienza che ha per oggetto i fenomeni sociali indagati nelle loro cause, manifestazioni ed effetti, nei loro rapporti reciproci e in riferimento ad altri avvenimenti. 1. Nascita e primi sviluppi La nascita della sociologia come scienza autonoma è una vicenda concettuale che corrisponde ad alcune componenti ... lavoro In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia volta a un fine determinato. In senso più ristretto, attività umana rivolta alla produzione di un bene, di una ricchezza, o comunque a ottenere un prodotto di utilità individuale o generale. diritto Il lavoro dell’uomo è preso in considerazione dall’ordinamento ...
Categorie
  • DOTTRINE TEORIE E CONCETTI in Filosofia
  • SOCIOLOGIA in Scienze demo-etno-antropologiche
Tag
  • RIVOLUZIONE FRANCESE
  • TALCOTT PARSONS
  • RALF DAHRENDORF
  • IMMANUEL KANT
  • AUGUSTE COMTE
Altri risultati per conflitto sociale
  • conflitto
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Contrapposizione tra soggetti, individuali o collettivi, che origina da posizioni contrastanti e incompatibili. Conflitto sociale Indica, nelle scienze sociali, la relazione antagonistica tra soggetti in competizione per il possesso, l’uso o il godimento dei beni disponibili in quantità limitata per ...
  • conflitto sociale
    Enciclopedia on line
    Relazione antagonistica fra soggetti individuali o collettivi, in competizione per il possesso, uso o godimento di beni disponibili in quantità limitata. Nella teoria marxista (teoria conflittualistica), il c. s. è una caratteristica di tutte le società e si sviluppa intorno all'appropriazione e al ...
  • Conflitto sociale
    Enciclopedia Italiana - VII Appendice (2006)
    Definizione di conflitto La presenza di conflitto è una condizione normale, anche se problematica, della vita sociale. Secondo G. Simmel, il conflitto è una forma fondamentale di interazione sociale, che coinvolge necessariamente almeno due parti. Il conflitto ha origine nella stessa relazione originaria ...
  • Conflitto sociale
    Enciclopedia delle scienze sociali (1992)
    Charles Tilly Introduzione Vi è conflitto sociale quando una persona o un gruppo avanza pretese di segno negativo nei confronti di altre persone o gruppi, pretese che, qualora venissero soddisfatte, danneggerebbero l'interesse altrui cioè l'altrui probabilità di raggiungere una situazione desiderabile. ...
Vocabolario
conflitto
conflitto s. m. [dal lat. conflictus -us «urto, scontro», der. di confligĕre «confliggere»]. – 1. Combattimento, guerra, scontro di eserciti: un c. armato; il primo c. mondiale; lungo, sanguinoso, immane c.; venire a c.; del c. esecrando...
dialogo sociale
dialogo sociale loc. s.le m. inv. Consultazione tra i rappresentanti delle istituzioni e delle parti sociali che si propone di favorire la crescita dell’occupazione e del benessere sociale; per estensione, consultazione politica su argomenti...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali