corpo umano
Molti organi per tante funzioni, e un comando centrale
Sotto il mantello della pelle, il corpo umano nasconde centinaia di muscoli e di ossa e decine di organi. Ognuno di questi componenti del corpo ha una sua funzione specifica, ma nessuno è in grado di funzionare da solo. L'attività di ogni componente deve essere coordinata con quella di molti altri e c'è un organo, il cervello, che, oltre a essere la sede del pensiero e della memoria, ha il controllo e il comando su tutte le altre attività. Senza cervello il corpo non potrebbe vivere
Guardando il corpo umano dal di fuori non si ha davvero idea di quanto sia complicato dentro. Eppure già dal di fuori si vedono tante cose: una testa, con occhi, orecchie, naso e bocca, che è come appoggiata su un piedistallo parzialmente girevole, il collo. Questo la collega alla parte più massiccia del corpo, il tronco, la cui parte superiore prende il nome di torace e quella inferiore di addome. Dal tronco partono quattro arti: due braccia, che terminano con le mani; e due gambe, che terminano con i piedi.
Testa, tronco e arti sono ricoperti dalla pelle, che 'nasconde' tutto quello che c'è dentro al corpo. La pelle, soprattutto in certe aree, è rivestita da peli che, sulla testa, prendono il nome di capelli (la cui lunghezza dipende più dalle mode che dalla biologia). Al centro dell'addome la pelle ha una sorta di cicatrice a forma di 'tortellino', l'ombelico, che è la traccia dell'unione tra madre e feto mediante il cordone ombelicale.
Il corpo di un uomo presenta differenze rispetto a quello di una donna: a parte i peli, di solito più abbondanti nell'uomo, nel quale crescono anche in faccia (barba), e a parte le forme generalmente più arrotondate e più aggraziate nella donna, vi sono differenze di caratteri legate al sesso. Nel torace della donna esistono due rotondità, i seni o mammelle: si tratta di due ghiandole che hanno la funzione di produrre latte durante l'allattamento; nell'uomo, tra gli inguini, sporge un organo allungato, il pene, legato alla riproduzione e alla espulsione dell'urina. Al di sotto del pene la pelle forma una sorta di sacca pendula, lo scroto. Nella donna, lo spazio tra gli inguini è occupato dalla vagina (vedi oltre), anch'essa legata alla riproduzione e all'espulsione dell'urina.
Se togliamo dal corpo la pelle e qualche deposito di grasso sottocutaneo (sotto la pelle), la struttura dominante che compare è la muscolatura. Muscoli sono presenti dovunque (testa, tronco e arti). Sono masse di solito affusolate, avvolte in una fascia membranosa semitrasparente e collegate a ognuno dei due capi di un osso mediante una struttura assottigliata, poco elastica e molto resistente, il tendine. Contraendosi e decontraendosi i muscoli consentono il movimento delle varie parti del corpo. In tutto il corpo se ne contano varie centinaia, e costituiscono circa un terzo del peso corporeo.
Abbiamo percezione soltanto dei muscoli più superficiali. Infatti spesso sono disposti in più strati. Alcuni tra i più grandi sono noti a tutti. Per esempio i due muscoli retti dell'addome (gli addominali), che vanno dal torace all'inguine; i due grandi dorsali (i dorsali della schiena), i grandi pettorali della parte anteriore del torace, i muscoli grandi glutei sui quali poggiamo quando ci sediamo. E poi i bicipiti dell'avambraccio (ma ci sono i bicipiti anche nelle cosce) e il muscolo più evidente del polpaccio, che ha un nome un po' astruso, il gastrocnemio. Quanto a nomi, quello più ostico appartiene a un muscolo del collo, lo sternocleidomastoideo, a volte responsabile di dolorosissimi torcicolli.
Vi sono poi tanti muscoli più piccoli e meno noti, che consentono i movimenti più fini e delicati: la mano e il piede ne contengono una ventina ‒ e sono tutti in attività quando un musicista suona l'organo ‒ , il viso una quindicina, grazie ai quali possiamo tra l'altro parlare, esprimere sentimenti quali gioia, dolore, preoccupazione, disgusto, e… fare le smorfie.
Se togliamo pelle e muscoli, compare una buona parte dello scheletro, cioè delle ossa. Una parte, però, è ancora resa invisibile dagli organi che occupano l'addome. Per facilità di descrizione, immaginiamo di… svuotare l'addome.
Lo scheletro umano è composto di 208 ossa, le cui funzioni principali sono di sostegno del corpo e, in alcuni casi, di protezione. Queste funzioni possono essere svolte in quanto le ossa, diversamente da tutti gli altri tessuti biologici, sono un tessuto rigido e resistente. Guardando lo scheletro, possiamo distinguerne varie componenti: le ossa degli arti, dalla spalla alla mano e dal bacino al piede, le ossa della testa (il cranio) e le ossa del tronco. Inoltre, un canale osseo (colonna vertebrale) costituito a sua volta da una serie di ossa forate, sovrapposte e articolate le une con le altre (vertebre), unisce la testa con le varie parti del tronco.
Circa metà delle ossa del corpo umano sono contenute nella mano (27 ossa) e nel piede (26 ossa). Quindi 27×2 + 26×2 = 106 piccole ossa, soltanto per mani e piedi!
Il cranio, che a sua volta è composto di numerose ossa, è una sorta di scatola quasi totalmente chiusa e rappresenta una vera corazza a protezione dell'organo più complesso e più delicato del corpo, il cervello, e di altri organi che sono la sede dei nostri sensi principali: gli occhi per la vista, gli orecchi per l'udito, il naso per l'olfatto, la mano per il tatto e la lingua e annessi per il gusto.
La colonna vertebrale, oltre a essere l'asse portante di tutto il corpo, è anch'essa una corazza, questa volta flessibile, che contiene e protegge un lungo prolungamento connesso al cervello, il midollo spinale.
Nella parte alta del tronco notiamo dodici paia di ossa ricurve (le costole) collegate posteriormente con altrettante vertebre e anteriormente con un osso disposto in verticale, lo sterno. Le costole sono disposte in modo da formare una sorta di gabbia (gabbia toracica), che ha sia una funzione di sostegno sia una funzione protettiva nei riguardi degli organi contenuti al suo interno. Nella parte bassa del tronco, unite alle ossa del torace dalla colonna vertebrale, si trovano le grandi ossa del bacino, che costituiscono il punto di raccordo con le ossa della coscia (femori).
Se apriamo la gabbia toracica dalla parte anteriore del corpo ci apparirà gran parte del suo contenuto. In primo piano il cuore, racchiuso in una robusta sacca membranosa (il pericardio, che significa "intorno al cuore") che lo protegge e lo tiene ancorato al suo posto. Il cuore è un muscolo particolare che funge da motore della circolazione del sangue. Aprendo anche il pericardio, possiamo notare che dal cuore partono quattro grossi tubi (le arterie aorta e polmonare e le vene cava e polmonare).
Dietro e di lato al cuore due grossi organi, i polmoni, occupano la maggior parte dello spazio della cassa toracica. I polmoni sono avvolti da una membrana, la pleura, che li àncora al torace. La pleura riveste anche la parete interna del torace, e lo spazio virtuale (normalmente inesistente: come se fosse sotto vuoto) tra polmoni e parete del torace, entrambi ricoperti dalla pleura, si chiama cavità pleurica. I polmoni si gonfiano di aria durante l'inspirazione e si sgonfiano durante l'espirazione, e sono fatti in modo da consentire al sangue che vi transita di arricchirsi di ossigeno e di liberarsi di un gas prodotto dal metabolismo respiratorio, l'anidride carbonica.
Nella parte alta del torace, sotto al collo, si vede un tratto della trachea (un canale semirigido che sembra fatto di anelli sovrapposti), attraverso la quale passa l'aria che entra ed esce dai polmoni. Procedendo verso il basso la trachea si divide in due grossi tronchi, uno diretto a destra e l'altro a sinistra. Sono i due bronchi principali, che a loro volta si suddividono in rami sempre più sottili, come i rami di un albero, che si addentrano in ogni parte dei polmoni.
Dietro la trachea scende dal collo un altro canale, l'esofago, che ha una parete muscolare elastica e ha il compito di fare scendere il cibo dalla parte posteriore della bocca allo stomaco. Prima di immettersi nello stomaco, l'esofago deve superare attraverso un apposito foro il diaframma, un muscolo che separa la cavità toracica dalla cavità addominale e che ha un ruolo importante nella respirazione: durante l'inspirazione si decontrae (si rilassa), per dar modo ai polmoni di espandersi e riempirsi d'aria, e durante l'espirazione si contrae, aiutando così lo svuotamento dei polmoni.
Guardiamo cosa vediamo se apriamo la parete addominale anteriore, dall'inguine alla cassa toracica.
Gli organi che subito si presentano sono lo stomaco, l'intestino e il fegato. Lo stomaco si trova nella parte superiore sinistra e si prolunga fino alla parte centrale. Ha l'aspetto di una grossa sacca a forma di cornamusa. Tanto più si riempie di cibo, tanto più si dilata e appare grande. A destra si assottiglia e continua in quel lungo tubo dalle cento curve che è l'intestino.
Finora abbiamo visto, sia nel torace sia nell'addome, organi (o visceri) cavi (che contengono una o più cavità). Ci sono però anche visceri pieni, privi di cavità. Molti di questi sono ghiandole, organi cioè che hanno il compito di produrre e mettere a disposizione del corpo sostanze con compiti specifici.
In alto e a destra nell'addome, in parte ricoperta dalle ultime costole, c'è la ghiandola più grande del corpo umano, il fegato. Ma il fegato non è solo una ghiandola; ha infatti compiti complessi: produce la bile, un liquido che viene raccolto in una piccola sacca annessa al fegato (la cistifellea) per essere poi utilizzato durante la digestione. Inoltre filtra e trasforma le sostanze che gli arrivano dall'intestino tramite la circolazione del sangue, e neutralizza ed elimina molte sostanze tossiche per l'organismo.
Rimuovendo stomaco, intestino e fegato compaiono vari organi addossati alle pareti posteriore e inferiore dell'addome. In alto, dietro allo stomaco, c'è una ghiandola disposta trasversalmente, il pancreas, che produce sostanze utili per la digestione e anche sostanze importanti per regolare la quantità di zucchero presente nel sangue.
Sulla sinistra, sotto al diaframma, troviamo la milza, un organo dalle molteplici funzioni, ancora non del tutto chiarite. Possiamo considerare che la milza faccia parte del sistema immunitario in quanto produce due tipi di globuli bianchi (linfociti e monociti), partecipa alla distruzione di batteri e può anche produrre anticorpi. Inoltre, prima della nascita, ma anche nell'adulto in casi di emergenza, per esempio in seguito a un'emorragia (perdita di sangue), la milza partecipa alla costruzione di globuli rossi.
Addossati alla parete posteriore dell'addome, ai due lati della colonna vertebrale, sono sistemati due grossi visceri a forma di fagiolo, i reni. In questi il sangue viene filtrato, per eliminare le sostanze di rifiuto del corpo, che derivano o dal metabolismo o da assunzione dall'esterno (farmaci o loro derivati, sostanze tossiche e altro). Nello stesso tempo il rene deve recuperare le sostanze utili presenti nel sangue. Il liquido contenente le sostanze di scarto (urina) passa, attraverso due sottili canali (ureteri), in una sorta di sacca rotondeggiante centrale posta nella parte bassa dell'addome, la vescica. Da questa, l'urina viene spremuta all'esterno del corpo, attraverso un canale chiamato uretra, che nell'uomo passa dentro al pene mentre nella donna sbocca nella vagina.
Esistono altre importanti differenze tra i visceri addominali della donna e dell'uomo. Nella donna, adagiate sulla parete inferiore dell'addome (parete pelvica), si trovano due piccole ghiandole, una per lato: sono le ovaie, dove si formano le cellule uovo, le quali, se verranno fecondate (fecondazione) dalle corrispondenti cellule maschili, gli spermatozoi, daranno luogo a un nuovo individuo. Le ovaie, inoltre, producono delle sostanze (ormoni) che regolano lo sviluppo e il funzionamento degli organi sessuali femminili.
Da ciascuna ovaia parte un tubicino che la collega a un organo centrale cavo con una spessa parete muscolare, l'utero. È la sacca dove si anniderà e crescerà l'uovo fecondato. La parte inferiore dell'utero (collo) si affaccia su un altro canale dalla parete più sottile, che sbuca all'esterno, la vagina.
Nell'addome maschile non c'è niente di tutto questo. C'è invece un'altra ghiandola, la prostata, dalle funzioni ancora poco note, che circonda l'uretra che esce dalla vescica. Inoltre, l'uomo ha anche lui le sue ghiandole sessuali: sono i due testicoli, posti fuori dall'addome, nello scroto, e deputati alla produzione di spermatozoi e a quella di ormoni che regolano lo sviluppo e il funzionamento degli organi sessuali maschili.
Niente di quanto abbiamo finora descritto sarebbe in grado di funzionare per conto suo. Al corpo serve un organo che dà gli ordini e coordina tutte le sue complesse attività. Quest'organo è il cervello, ben protetto dalle ossa del cranio, e il suo prolungamento (il midollo spinale) racchiuso dentro la colonna vertebrale. Il cervello ci permette di pensare, di imparare, di ricordare, di decidere, di fantasticare, di avere emozioni. Ma non solo: deve trasmettere ordini e istruzioni a tutte le parti del corpo, regolando l'attività di tutti i muscoli e di tutti gli organi.
Chi porta gli ordini del cervello a ogni più segreto meandro del corpo, dalla lingua all'ultimo muscolo del piede, dal cuore al fegato, e così via? Chi trasmette all'organo di comando i segnali (caldo, freddo, pressione, rumore, dolore, luce, sapore e tanti altri) che vengono dalla periferia e che sono spesso necessari per prendere delle decisioni? Sono i nervi, che partono dal cervello e dal midollo e, suddividendosi in rami sempre più sottili, si distribuiscono a pelle, muscoli, ghiandole, visceri, insomma dovunque, costituendo un'intricatissima rete di migliaia di chilometri. Possiamo paragonare questa rete alla rete elettrica che serve una città. I cavi elettrici partono dalla centrale e si distribuiscono a tutte le case e, dentro le case, a tutte le prese e interruttori.
Le varie parti del corpo hanno altri bisogni, oltre a quello di colloquiare col cervello: a ogni singola cellula servono ossigeno e sostanze nutritive. A questo provvede il sangue, che circola in un'altra rete lunga decine di migliaia di chilometri: il sistema circolatorio. Il sangue, inoltre, ha un'altra importante funzione: quella di portare, agli organi che ne hanno necessità, sostanze chiamate ormoni, che vengono prodotte da una serie di piccole ghiandole localizzate in varie parti del corpo. Per esempio, è attraverso il sangue che alcuni ormoni prodotti dalle ovaie raggiungono le mammelle e le fanno crescere nelle ragazze nel periodo dell'adolescenza.
Le caratteristiche generali del corpo sono uguali in tutte le popolazioni, ma esistono alcune differenze. La più ovvia riguarda il colore della pelle, che può essere rosea, marrone più o meno scura, olivastra, rossastra o giallastra. Anche l'altezza può essere diversa (pensate ai piccoli Pigmei e agli alti Watussi), e così la forma della testa, delle labbra o degli occhi. Però nessuna di queste differenze corrisponde a una maggiore intelligenza o a una superiorità di tipo umano rispetto a un altro.
Molti modi di dire tirano in ballo il corpo. Per esempio: combattere corpo a corpo (a distanza ravvicinata); buttarsi a corpo morto (con tutto il peso del corpo); lavorare a corpo morto (col massimo impegno e decisione); dedicarsi anima e corpo (senza limiti o riserve); corpo di mille bombe! (esclamazione scherzosa). Dal corpo, poi, derivano aggettivi come corposo, corpulento, corpacciuto, corporale.
Cos' è che tiene al loro posto lo stomaco e l'intestino, impedendo loro di muoversi troppo e di ingarbugliarsi? Anche questi organi, come quelli del torace, sono avvolti da una membrana che li ancora ad altri organi (fegato, milza, pancreas) e alla parete posteriore dell'addome. Questa membrana si chiama peritoneo e riveste anche l'interno della parete anteriore dell'addome e gli organi adagiati sulla parete posteriore. Se si infetta e si infiamma sono guai! È la peritonite, e diventa necessario l'intervento del chirurgo.
Le ghiandole che riversano il loro prodotto nel sangue si chiamano ghiandole endocrine. Oltre alle ovaie e ai testicoli, ve ne sono altre, tra cui due appollaiate sopra al rene (surrenali), una nel collo (tiroide, con associate le paratiroidi), una nascosta sotto al cervello (ipofisi), una disseminata in isolette sparse nel pancreas. Altre ghiandole (dette esocrine) riversano il loro prodotto nelle loro vicinanze, e non nel sangue. Tra queste ricordiamo le ghiandole salivari che, come dice il nome, producono la saliva.