Nome consueto della confirmatio, il sacramento che suggella la definitiva appartenenza del battezzato alla Chiesa come corpo mistico e popolo di Dio, detto ora preferibilmente confermazione. Il termine c. si riferisce propriamente all’unzione con il santo crisma (olio di oliva con balsamo, benedetto il Giovedì Santo); mentre il rito cresimale più antico è l’imposizione delle mani, accompagnata o no da un segno di croce sulla fronte del fedele. Ministro ordinario fin dalle origini ne è il vescovo diocesano, il quale deve amministrare personalmente la confermazione o provvedere che sia amministrata da un altro vescovo; in caso di necessità può concedere la facoltà di amministrarla a uno o più sacerdoti determinati.
Un battezzato per ricevere la c. necessita di un’adeguata preparazione e dello stato di grazia; nella Chiesa latina deve avere ordinariamente l’età della discrezione. Nel rito deve essere assistito, per quanto è possibile, dal padrino (uomo o donna).