C. geologica Insieme dei metodi usati in geologia per stabilire l’età di una formazione geologica e la successione degli eventi geologici. La c. geologica è suddivisa in assoluta e relativa. La c. assoluta si serve di metodi di datazione assoluta, fra i quali assai importanti sono quelli basati sul decadimento radioattivo di determinati elementi (➔ datazione). La c. relativa tende a riconoscere se e in quale misura una data formazione o evento geologico è anteriore o posteriore rispetto ad altre o altri; essa suddivide inoltre i tempi geologici in ere, periodi, epoche ed età utilizzando due criteri fondamentali: il criterio paleontologico, e il criterio stratigrafico.
Disciplina che si propone di chiarire i rapporti temporali dei fatti storici, precisando la collocazione di ciascuno di essi nel tempo. Il problema della c. nasce con la storiografia stessa in quanto rievocazione di fatti ordinati secondo una successione temporale. Lo storico primitivo fa riferimento a elementi di natura empirica; succede poi una riflessione di carattere più scientifico che prende come base calcoli astronomico-matematici, diversi e legati alla cultura delle regioni in cui sorsero; la successiva esigenza di un loro raccordo portò al compito precipuo della cronografia.
Particolare importanza riveste in questo campo il Chronicon di Eusebio di Cesarea, grande tentativo di armonizzare, sulla base dei testi biblici, la c. sacra e la c. profana. Nel 16° e 17° sec., con le conoscenze geografiche, la c. eusebiana fu in conflitto con quella di popoli di antichissima civiltà e G.C. Scaligero e D. Petavio cercarono un difficile equilibrio tra c. classica e c. biblica. L’art de vérifíer les dates (1770) di M. d’Antine, C. Clément e U. Durand, basata sullo studio autonomo dei singoli calendari, riportati poi a un’unica c. convenzionale, aprì la via ai più persuasivi risultati della scienza moderna.