Uomo politico cinese (Kuangan, prov. di Sichuan, 1904 - Pechino 1997). Una delle massime autorità del paese dagli anni Settanta del Novecento al 1990, fu sostenitore della liberalizzazione economica.
Commissario politico durante la lunga marcia, dopo la proclamazione della Repubblica popolare ricoprì incarichi di carattere economico e militare. Membro dell'Ufficio politico del PCC dal 1955, segretario del Comitato centrale dal 1953, durante la rivoluzione culturale fu accusato di revisionismo e destituito. Assente dal 1967 dalla scena politica cinese, nel 1973 rientrò nel Comitato centrale e nel 1974 nell'Ufficio politico, divenendo uno dei più stretti collaboratori del primo ministro Zhou Enlai. Viceprimoministro dal 1975, nuovamente criticato e destituito nell'apr. 1976, dopo la sconfitta della sinistra fu definitivamente riabilitato e nel luglio 1977 assunse contemporaneamente le cariche di vicepresidente del partito e della sua Commissione militare, viceprimoministro e capo di stato maggiore delle forze armate. Gli anni successivi videro una sempre più netta affermazione della sua linea pragmatica ed efficientista e un progressivo rafforzamento della sua posizione egemone nell'ambito del gruppo dirigente cinese. Lasciate nel 1980 le cariche di capo di stato maggiore e di viceprimoministro (quella di vicepresidente del PCC fu abolita nel 1982), D. X. fu presidente dal giugno 1981 al nov. 1989 della Commissione militare centrale del partito, dal sett. 1982 al nov. 1987 della sua Commissione centrale di controllo e dal giugno 1983 al marzo 1990 della Commissione militare centrale dello stato, assumendo di fatto il ruolo di massima autorità del paese (malgrado il suo ritiro nel nov. 1987 dall'Ufficio politico e dal Comitato centrale del PCC). Tale ruolo si manifestò anche durante la crisi della primavera 1989, culminata nella repressione del 4 giugno a Pechino. Nell'ambito della successiva ristrutturazione del gruppo dirigente promosse l'ascesa di Jiang Zemin, che lo sostituì alla presidenza della commissione militare del partito (nov. 1989) e di quella centrale dello Stato (apr. 1990). Nonostante il ritiro dai suoi due ultimi incarichi ufficiali, D. X. mantenne una profonda influenza sulla vita politica della Cina, promuovendo nel 1992, dopo l'interruzione del 1990-91, il rilancio e il rafforzamento della politica di liberalizzazione economica. A partire dal 1995, parallelamente al peggioramento delle sue condizioni di salute, si ritirò progressivamente dalla scena politica.