In genetica, fenomeno per cui un gene represso viene attivato, permettendo la trascrizione della sua informazione dal DNA all’RNA e da questo ai ribosomi. In una cellula non tutti i geni presenti nel patrimonio cromosomico sono attivi, anzi buona parte di essi sono repressi. Ma durante la vita delle cellule le esigenze cambiano e quindi diventa necessaria l’attivazione di alcuni geni e la repressione di altri. Per es., nel feto umano l’emoglobina è composta da due catene α e due γ; poco prima della nascita non vengono più sintetizzate le catene γ e contemporaneamente ha inizio la sintesi delle catene β. In questo caso, il gene delle γ viene bloccato, mentre viene derepresso quello delle β.
Nella d. genica si può comprendere anche l’induzione del sistema enzimatico deputato alla produzione di arginina in Escherichia coli. In un terreno culturale contenente arginina i geni strutturali per l’arginina non sono attivi, ma vengono rapidamente derepressi quando la concentrazione di questo amminoacido nel mezzo si abbassa oltre un certo limite. Sulla natura dei processi molecolari di repressione e di d. negli organismi superiori non si hanno informazioni definitive. In ogni caso, la modulazione dell’azione genica è un fenomeno generale ed è requisito primo per il differenziamento cellulare che si attua durante lo sviluppo di un organismo (➔ regolazione).