deriva genètica In biologia, variazione (ingl. genetic drift) delle frequenze geniche di una popolazione, dovuta unicamente al caso. Detta anche effetto di Sewall Wright, dallo studioso statunitense (1889-1998) che più se ne è occupato, si ha quando una popolazione, prima estesa su una vasta area, viene frammentata in tante piccole popolazioni che hanno casualmente frequenze geniche molto differenti; il limitato numero di individui e il loro isolamento permettono oscillazioni delle frequenze geniche estremamente ampie e casuali che possono portare alla scomparsa di un allele e alla fissazione dell’altro. Si ha d. genetica anche nel caso di un piccolo gruppo di individui che va a colonizzare una nuova zona: se negli individui fondatori c’è un’alta frequenza di un carattere (per es., l’albinismo) la frequenza di questo gene sarà elevata nella nuova popolazione (effetto del fondatore). La selezione naturale riduce la frequenza di questo gene se ha valore adattativo negativo. La d. genetica agisce soprattutto sui geni cosiddetti neutrali con scarso o nullo valore adattativo. (➔ anche evoluzione)