Vocabolo sanscrito che, nella sua accezione fondamentale, indica la legge religiosa e morale e l’osservanza dei doveri a essa inerenti. Tale osservanza sta alla base della vita religiosa ma anche sociale, e il vocabolo pertanto designa anche il complesso delle regole giuridiche che determinano e precisano i diritti e i doveri dei singoli. D. è altresì la personificazione del diritto e della giustizia, e come tale si identifica con Yama il dio della morte.
Il vocabolo dharmaśāstra designa l’intero campo della letteratura giuridica. Con un’accezione meno generica indica veri e propri codici di leggi che espongono e determinano le norme della condotta e della vita sociale, i procedimenti giudiziari e l’applicazione delle pene. I più antichi risalgono all’inizio dell’era volgare.
I dharmasūtra sono testi indiani del periodo vedico, concernenti i doveri religiosi degli uomini.