DICO Sigla di Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi, attribuita al disegno di legge relativo alle unioni di fatto, proposto dai ministri B. Pollastrini e R. Bindi e approvato dal Consiglio dei ministri nel febbr. 2007. Il provvedimento, che riguardava le coppie costituite da persone maggiorenni, anche dello stesso sesso, unite da vincolo affettivo, stabilmente conviventi e intente a prestarsi reciproca assistenza materiale e morale, prevedeva la semplice registrazione anagrafica della convivenza in essere tramite notifica anche di uno solo dei richiedenti. Il disegno di legge stabiliva il riconoscimento dopo tre anni di convivenza dei diritti connessi all’attività lavorativa, nonché l’obbligo dell’assegno familiare a favore del convivente più debole in caso di interruzione della convivenza, e dopo nove anni di convivenza dei diritti inerenti la successione (possibilità di abitare nella casa di residenza, diritto all’eredità). Inoltre, il provvedimento disciplinava il tema della titolarità delle decisioni in caso di malattia o di morte, riconoscendo vicendevole possibilità di nominare il convivente quale rappresentate giuridico. In ragione del controverso dibattito pubblico e politico sollevato dall’iniziativa, il disegno di legge si è dapprima arenato in parlamento ed è poi decaduto per la fine della legislatura, tornando nell’agenda politica nel 2013, all’inizio della XVII legislatura. Con l'approvazione della legge del 20 maggio 2016, n. 76 (Legge Cirinnà) sono stati introdotti In Italia il riconoscimento e la tutela delle unioni civili e sono stati formalizzati i rapporti della convivenza di fatto.