Denominazione generica di esplosivi a base di nitroglicerina, ottenuti facendo adsorbire tale sostanza da altre capaci di trattenerla allo stato di grande suddivisione o di formare con essa una massa gelatinosa. La d. fu inventata (per caso) da A. Nobel nel 1866, che la ottenne facendo adsorbire la nitroglicerina da farina fossile (o Kieselgur).
Le d. si distinguono in d. a base inattiva o ad adsorbente inerte e in d. a base attiva. Fra le sostanze adsorbenti inerti si usa di preferenza la farina fossile e qualche volta anche argilla carbonato di magnesio, ecc.; gli adsorbenti attivi sono o sostanze combustibili (carbone, farina di legno ecc.) od ossidanti (clorato o nitrato di potassio, nitrato d’ammonio ecc.), o esplosive (polvere pirica, nitrocellulosa ecc.). Alle d. ad adsorbente attivo si ricollegano le gelatine esplosive costituite da nitroglicerina (90-95%) gelatinizzata mediante aggiunta di piccole quantità di nitrocellulosa o cotone collodio (10-5%) ed eventualmente canfora come stabilizzante. Queste gelatine esplosive servono come base delle d.-gelatine o delle gelatine-d., che sono appunto miscele di tali gelatine esplosive con sostanze diverse quali nitrato di sodio o di potassio, farina di legno o di cereali, carbonato di calcio, ecc. La fabbricazione della d. ordinaria consiste nel far adsorbire la nitroglicerina dalla sostanza adsorbente mediante un’attenta operazione di rimescolamento e foggiando poi la massa in cilindretti (detti candelotti) avvolti in carta paraffinata.